Qui Milano – Approvato il bilancio consuntivo 2012
Approvato ieri sera il bilancio consuntivo del 2012 durante la riunione di Consiglio della Comunità di Milano, con una sola astensione, quella di Stefano Jesurum che auspica un Consiglio “più partecipato e attento”. La situazione descritta dalle cifre del bilancio ha suscitato le reazioni di alcuni consiglieri, che hanno poi comunque votato favorevolmente all’approvazione. Durante la votazione e il relativo dibattito il presidente Walker Meghnagi ha scelto di chiudere la riunione al pubblico, per la delicatezza di alcune questioni da chiarire. Il risultato del bilancio consuntivo è in linea con quanto previsto da quello preventivo, ha esposto l’assessore alle Finanze Raffaele Besso. È stato studiato un piano per la creazione di sinergie, che non vada a scapito dei servizi offerti ma che favorisca l’ottimizzazione di quelli esistenti. Il bilancio ha inoltre evidenziato alcuni trend: la riduzione sempre maggiore di contribuenti pubblici, il decremento nell’occupazione dei posti alla casa di riposo e nelle iscrizioni a scuola, dati entrambi che però dovrebbero risollevarsi nei prossimi mesi, e un calo anche nei contributi, in relazione al quale sono già state attuate delle misure. Vi sono state anche alcune entrate straordinarie, legate a questioni immobiliari e testamentarie.
Ampio spazio durante la riunione anche per gli altri punti all’ordine del giorno. L’assessore alla cultura Daniele Cohen ha mostrato al consiglio una presentazione del festival Shabbat, spazio al tempo, una manifestazione culturale che a partire da quest’anno si svolgerà a Milano tutti gli anni con un tema diverso, già presentata lunedì alle istituzioni ebraiche, e che avrà luogo a Milano fra il 29 settembre e il 1 ottobre 2013. Presente anche rav Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e membro del gruppo di lavoro che ha organizzato il festival, che ha sottolineato come questo evento non sia utile solo per la cittadinanza ma serva anche a “stimolare gli ebrei stessi, per una maggiore aggregazione e crescita comunitaria”. Il vicepresidente UCEI Roberto Jarach, presente in sala, ha fatto notare le difficoltà legate al fatto che il festival si sovrapporrà per quanto riguarda la domenica alla giornata della cultura ebraica, ma l’assessore Cohen si è mostrato disponibile a trovare un modo per rendere comunque possibile la partecipazione di rappresentanti dell’UCEI.
Hanno seguito le presentazioni delle attività dei Servizi Sociali e di Job, l’agenzia per l’intermediazione al lavoro della Comunità. “Il nostro obiettivo è quello di ragionare insieme agli iscritti alla Comunità per attivare una progettualità sostenibile, attraverso un approccio meno assistenzialistico e più consulenziale”, ha spiegato Dalia Fano, da due anni responsabile del Servizio Sociale della Comunità. “Anche Job, attivo ormai da un anno e che lavora a stretto contatto con i Servizi Sociali, si pone in quest’ottica di tipo attivo, cercando di fornire strumenti qualificati e validi per porre al centro della scena le persone, con la riattivazione delle proprie risorse”, ha aggiunto Miriam Levi, referente dell’iniziativa.
Un altro progetto, presentato da Simone Mortara, riguarda invece i giovani. Si è deciso di provare a portare anche a Milano l’iniziativa della Moishe House, già presente in molte città nel mondo. Si tratta di un appartamento destinato a un gruppo di giovani, il cui affitto viene per metà pagato dall’organizzazione Moishe House International e dalla Comunità ebraica, in cambio di un impegno degli inquilini a organizzare eventi di vario tipo che favoriscano l’incontro e il coinvolgimento dei giovani della Comunità.
Francesca Matalon twitter @MatalonF
(22 maggio 2013)