Qui Trieste – Il presidente agli iscritti: “Serve fermezza contro l’antisemitismo”
“Come Comunità e come singoli cittadini ebrei non vorremmo rimanere indifferenti, schierandoci al fiano di Alberto Kostoris a combattere in prima linea e con fermezza, uniti oggi più che mai, ogni fenomeno di antisemitismo e intolleranza”. È l’appello del presidente della Comunità ebraica di Trieste Alessandro Salonichio in una lettera inviata nelle scorse ore agli iscritti. Obiettivo: dare supporto all’azione legale intrapresa dalla Comunità e dal suo legale, Alberto Kostoris, nei confronti del consigliere provinciale della Lega Nord Paolo Polidori per aver qualificato, nell’aprile del 2012, il presidente del Consiglio Mario Monti e il governo in carica come “espressioni del potere giudaico massone”. Affermazioni che si richiamano a ben note teorie complottistiche di matrice razzista e che sono state confermate anche nei mesi successivi fino al tentativo, più recente, di distogliere l’attenzione da queste con una chiamata a giudizio dello stesso Kostoris per una frase apparsa sul profilo Facebook del legale in cui, senza alcun riferimento a fatti o persone, avrebbe percepito una ingiustificata volontà aggressiva nei suoi confronti.
La prima udienza del processo, come già avevamo scritto, è stata rinviata al 16 settembre per una indisponibilità dell’avvocato difensore di Polidori. In previsione di quella data, non così lontana, la sfida lanciata dall’avvocato Kostoris e dalla Comunità triestina è quella di aprire la possibilità di costituirsi parte civile, in modo totalmente gratuito e presso lo studio del legale, a ogni singolo ebreo italiano che voglia condividere – anche sul piano simbolico – questo impegno. “Il fatto in sé ci preoccupa perché – osserva Salonichio – oltre a riproporre con leggerezza vecchi e falsi stereotipi di cui il nostro popolo ha subito l’onta, utilizza gli stessi termini della propaganda nazista e fascista che oggi vediamo citati da noti gruppi estremisti dichiaratamente antiebraici. Purtroppo questi termini sono usati anche da un esponente politico locale di un partito. Tali oltraggi, non solo verbali, si stanno di nuovo manifestando e diffondendo in modo preoccupante in tutta Europa”. La chiamata a raccolta rientra in un’iniziativa, prosegue Salonichio, “cui vogliamo dare rilievo nazionale con l’auspicio che anche le altre Comunità ebraiche si uniscano a noi”.
a.s – twitter @asmulevichmoked