…dignità
Nei giorni scorsi a Vienna siano state trovate delle lapidi di tombe ebraiche del ‘500 Le lapidi, è stato detto, furono sepolte dai pochi ebrei rimasti a Vienna nel 1943 che le vollero nascondere dai nazisti. Quel gesto di occultamento esprime la dignità propria di tutti i perseguitati nel momento della loro massima debolezza. Persone per le quali il tempo, vista la situazione, era una risorsa non solo scarsa, ma soprattutto preziosa, hanno dedicato una parte del loro tempo a fare un gesto che non li avrebbe aiutati a mettersi in salvo, ma a metterli in pace con se stessi per il tempo che ancora avrebbero avuto dopo. Non in termini di sopravvivenza, ma in termini di vita. Quando qualcuno ti urla in faccia che non sei nessuno, che sei nelle sue mani, fare un gesto di resistenza significa scegliere di essere “persone” e rifiutare di essere “non persone”. Per esempio: dirti che hai una personalità, una storia, e un passato che nessuno può toglierti. E questo aiuta a pensare che hai anche diritto ad avere un futuro. E che quel diritto non è un omaggio, ma te lo devi prendere.
David Bidussa, storico sociale delle idee