riavvicinamento…

Ogni anno, con il sopraggiungere di Rosh HaShanah, assistiamo a un riavvicinamento alle tradizioni anche da parte di molti che durante il resto dell’anno raramente si vedono nei vari Batè HaKeneset o ad altre manifestazioni comunitarie. Non si tratta evidentemente di una semplice abitudine, né di un fenomeno ripetitivo di atavica memoria. C’è davvero, oltre alle ansie e ai timori che il giudizio divino può suscitare nel nostro animo in questo periodo dell’anno, un profondo desiderio di riconquistare una parte di noi stessi per lungo tempo trascurata, valori e ideali che probabilmente non abbiamo mai abbandonato del tutto. Il ritrovarci assieme a altri nostri fratelli, in questi giorni dell’anno, ci dovrebbe rendere più consapevoli del fatto che essere ebrei significa andare oltre ciò che, abitualmente, siamo capaci di fare. Soprattutto nell’ambito dei nostri rapporti con gli altri, i Yamim Noraim costituiscono una grande occasione per imparare ad andare oltre ai nostri limiti. Con l’augurio che sia un anno di riscoperta del grande valore della Aavàt Israel.

Roberto Della Rocca, rabbino

(3 settembre 2013)