fiducia…

Il primo giorno di Rosh HaShanah, nella Torah si legge il brano della nascita di Isacco, simbolo della futura discendenza di Abramo. Nel secondo giorno, leggiamo della richiesta divina del sacrificio di colui che rappresentava il mantenimento della promessa di una numerosa discendenza per Abramo. Sabato scorso abbiamo letto che il Signore “è giusto e retto e il Lui non c’è iniquità” (Deuteronomio 32:4).
Rav Ya’akov Arièh Neiman (Sefer Darchè Musar) splega che il livello più alto di fiducia nel Signore si raggiunge quando, come Abramo, non ci facciamo domande davanti alla Sua volontà.
La via verso la Teshuvah, si percorre con la “vera” fiducia in D-o, quella che si mantiene anche quando si è di fronte a cose che contrastano con la ragione…

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova

(9 settembre 2013)