Ticketless – Logogrifi pugliesi
Il logogrifo è un mostro a due teste. Logo è il discorso, grifo una rete da pesca. Il logogrifo è “una trappola per parole”. Per inventarne uno bisogna scegliere una parola madre e comporne altre usando una parte delle lettere della parola madre. Nella tradizione ebraica logogrifo per eccellenza è Lekh, Lekhah, incunabolo del socratico ‘Conosci te stesso’. Mi è piaciuto davvero tanto che quest’anno il festival ebraico promosso dalla Regione Puglia s’intitolasse così. L’ebraismo riconosce nelle parole la radice stessa della libertà. A commento di Esodo 32, 16 (“Le tavole della legge sono opere di Dio e lo scritto è scrittura di Dio scolpita sulle tavole”), si dice: “Non leggere charùth (scolpita), ma cherùth (libertà), perché veramente libero non è se non colui che si occupa della Torah” (Pirqé Aboth 6, 2).
I Festival culturali sono quello che sono, molti sono diventati obsoleti. In Puglia, terra di incroci, di arti, di persone, ma anche di venti, non si poteva trovare titolo più azzeccato. Il logogrifo è la metafora su carta dell’eco, che si ascolta entrando nelle grotte a sud di Otranto. L’eco, come il logogrifo, ripete ciò che grida la voce umana, ma ne ripete, eternandola, una sola parte, come talvolta capita ai canti sinagogali, quando si è seduti in fondo. Primo Levi ha scovato nella lingua dei chimici un logogrifo scozzese. Presso Ytterby fu trovato un minerale che mostrò di contenere elementi sconosciuti. Il minerale fu chiamato Ytterbite, e prelevando vari segmenti di questo nome nacquero l’Ytterbio, l’Yttrio, il Terbio e l’Erbio. Ricordo infine agli amici di Otranto e Trani un romanzo di Sion Segre Amar, intitolato proprio così, Il logogrifo (Garzanti, 1990). Sempre di Puglia si tratta. Narra di uno scriba, che al cimitero di San Nicandro recupera nella tomba dove è sepolto il padre un frammento di una pergamena, in cui le lettere riappaiono ad una ad una. Ripulite della terra, quelle lettere ritornano perfettamente leggibili. Tutte, salvo due. Lo scriba tenta di mettere ordine nelle lettere che perfino i vermi hanno risparmiato per venire a capo del logogrifo misterioso.
Buon anno ai lettori di Ticketless! C’è tempo per giocare con i logogrifi. Ma sappiate che fra un anno ci aspetta il 5775, anno palindromo.
Alberto Cavaglion
(11 settembre 2013)