Qui Milano – Jewish and the City, un appuntamento da tutto esaurito
Tutto esaurito e oltre nella serata del Teatro Parenti che ha ufficialmente aperto Jewish and the City, la rassegna milanese dedicata alla cultura ebraica che abbraccia ed espande la Giornata europea dedicata a Natura ed ebraismo. Sul palco Haim Baharier, studioso di ermeneutica biblica e lo psicanalista Vittorino Andreoli, coordinati da Andreè Ruth Shammah, direttore artistico del teatro, a raccontare perché “Shabbat non è una domenica che capita di sabato”. In un cammino di linguaggi tra spiritualità, ricordi e un pizzico di ironia, si è inserito anche l’intervento del direttore del Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore scientifico del festival rav Roberto Della Rocca, che ha conquistato la platea con i suoi ricordi di ragazzino a Roma alle prese con l’arduo compito di spiegare l’osservanza di Shabbat a compagni e insegnanti del liceo classico pubblico Visconti.
Solo posti in piedi anche nella grande Sinagoga centrale di via Guastalla, dalle prime file con tante autorità e rappresentanti della cittadinanza fino agli ultimi banchi del matroneo al secondo piano per l’apertura ufficiale della manifestazione.
Immagini che raccontano meglio di ogni altra cosa come i milanesi, tradizionalmente affezionati frequentatori della Giornata europea della Cultura ebraica, abbiano accolto la sua nuova dimensione in formato festival con entusiasmo e partecipazione. E così, in fila sin dalle prime ore della mattina, hanno affollato la sinagoga per ascoltare i saluti delle autorità, prima di tuffarsi nei grandi incontri della rassegna.
“Grazie, grazie a tutti voi per essere qui oggi, vi sento vicini” ha accolto il pubblico il presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi, introdotto dall’assessore alla Cultura Daniele Cohen, ricordando come “la forza della cultura ebraica sia stata sempre nel corso della storia, la sua capacità di assorbire dall’altro, rimanendo se stessa”.
A portare i saluti della città anche il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente della Provincia Guido Podestà.
La Giornata si è ha avuto il via poi come da tradizione con una lezione del rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, che ha raccontato il legame tra il tema scelto per la Giornata della Cultura ebraica 2013, Natura ed ebraismo, e lo Shabbat, filo conduttore di Jewish and the City. “Shabbat è tante cose, ma è anche il giorno in cui ci ricordiamo del nostro dovere, di rispettare la natura e l’ambiente intorno a noi, di rispettare il prossimo”.
Le parole hanno poi lasciato spazio alla musica del giovane musicista e direttore d’orchestra israeliano Omer Meir Wellber, e alle suggestioni della lectio magistralis di Marek Halter, scrittore e attivista per l’uguaglianza e della lotta contro il razzismo. Ancora musica a concludere la mattinata, con le voci del presidente dell’assemblea rabbinica rav Elia Richetti e del rabbino David Shunnach impegnate nei più tradizionali canti di Shabbat.
Ricchissimo il programma con cui è proseguita la giornata. Arte, cinema, cucina, ecologia, filosofia, geografia alcuni degli spunti al centro degli incontri, che hanno visto relatori importanti.
Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
(29 settembre 2013)