Qui Milano – Jewish and City, città in festa con lo Shabbat

milano-internazionale1Milano in festa per Jewish and the City. Altissima partecipazione, approfondimento culturale con un tocco di glamour milanese, respiro internazionale e attenzione alle peculiarità, ai luoghi, alle tradizioni locali, eventi variegati e con spunti molto diversi. La prima edizione del festival di cultura ebraica organizzata dalla Comunità ebraica e dal Comune di Milano, con la partecipazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Rai, sembra aver conquistato i cittadini, che hanno affollato incontri, spettacoli e laboratori per scoprire il significato e le suggestioni dello Shabbat, filo conduttore della rassegna.
A raccontare i rapporti tra ebraismo e natura nella prospettiva dello Shabbat, abbracciando nei contenuti anche il tema della Giornata europea della cultura ebraica 2013, che Milano ha così celebrato nel modo più speciale, sono stati rav Elia Richetti, presidente dell’Assemblea dei rabbinica italiana, e Claudia Sorlini, professore di Microbiologia agraria all’Università degli Studi di Milano e presidente del Comitato scientifico di Expo 2015. Tra i momenti più significativi della giornata anche “Spazio e tempo” confronto fra un geografo, Franco Farinelli, un filosofo, Vincenzo Vitiello, e un fisico, Claudio Bartocci, moderati da un rabbino, Roberto della Rocca, direttore del Dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI e direttore scientifico del festival, per tentare di comprendere il rapporto profondo e trascendente dell’ebraismo con la dimensione temporale, che in assenza di luoghi di culto fisico ha costituito storicamente anche quella spaziale e poi l’incontro “Etica e norma” con l’ex magistrato Gherardo Colombo, il saggista Stefano Levi Della Torre, l’ebraista Marco Ottolenghi, e l’attore Gioele Dix.
Rapporti fra diverse culture e declinazione della stessa cultura in diversi paesi infine assi portanti del momento dedicato allo “Shabbat in dialogo” in cui si è riflettuto su un elemento tanto semplice quanto insospettabile che accomuna cultura classica ed ebraismo, il convivio, insieme alla professoressa di diritto greco e romano Eva Cantarella, la scrittrice Elena Loewenthal, e il professore di antropologia culturale Marco Aime, moderati dal consigliere UCEI Victor Magiar, e allo “Shabbat dal mondo”: il mondo dei pensatori del ‘900, il mondo del kibbutz e il mondo delle esperienze sorprendenti, raccontati dallo scrittore Amos Luzzatto, scrittore, da Angelica Edna Calo Livne, fondatrice della Associazione Bereshit LaShalom; e Clive Lawton tra i creatori del Limmud. A condurre la serata Miriam Camerini, regista e performer.
In programma per la giornata di oggi invece la lezione del rabbino capo di Milano Alfonso Arbib dedicata allo Shabbat, e i grandi appuntamenti della Fondazione Corriere sul tema del riposo, la lectio magistralis dello psicanalista Daniel Sibony e l’approfondimento sulla sua valenza sociale, con Susanna Camusso, segretario Generale della CGIL, Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica, il professore di psicologia David Meghnagi, Donatella Di Cesare, professoressa di filosofia all’Università La Sapienza di Roma e il giornalista Stefano Jesurum. In serata al Teatro Parenti la performance che racconterà un Tisch (“tavolo” in yiddish) ispirato allo Shabbat nella tradizione chassidica molto speciale.
Domani in mattinata all’Università degli Studi l’incontro “Chiavi per l’ebraismo” con Alessandro Guetta, professore di Letteratura ebraica presso l’Institut national des langues et civilisations orientales, di Parigi e Giovanni Filoramo, professore di Storia del Cristianesimo presso l’Università degli Studi di Torino e Germano Maifreda, storico dell’Università di Milano, moderato dal direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale.

Rossella Tercatin, Francesca Matalon

(30 settembre 2013)