…Sepolcri

“A egregie cose il forte animo accendono l’urne dei forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta”, scriveva nei Sepolcri Ugo Foscolo. Ed è proprio per questo che è giusto negare alla salma di Priebke la sepoltura in questa città. Perchè, lungi dall’essere forte, ha assassinato e fatto assassinare tanti uomini di questa città. Perchè ha continuato fin oltre la morte a presentare la sua opera come giusta. Perchè non deve essere un modello per nessuno degli abitanti di questa città. Perchè la sepoltura nella città da lui ferita a morte settant’anni fa sarebbe un “pubblico scandalo”, e in quanto tale la Chiesa, con un gesto straordinariamente importante, gli ha vietato la sepoltura religiosa.
Che il corpo di Priebke debba essere sepolto, è ovvio. Ma non qui, non in mezzo ai figli e nipoti delle sue vittime, non fra il clamore dei suoi ammiratori. In silenzio, senza chiasso e senza pubblicità, con il riserbo che dovrebbe circondare la morte di un criminale come lui. A cui fin troppo abbiamo consentito finchè era in vita di parlare, rilasciare interviste, muoversi nella città.

Anna Foa, storica

(14 ottobre 2013)