…Memoria

Bene ha fatto Renzo Gattegna, nell’editoriale apparso su La Stampa di ieri, a lanciare un forte appello a tutti coloro che in qualunque modo hanno a che fare con la parola scritta e con l’insegnamento, perché si impegnino a lavorare alla costruzione della Memoria. Il ricorso alla cultura, di fronte al fallimento di un’ipotesi affrettata di normativa giudiziaria, ha grandi vantaggi. In primo luogo, riporta in primo piano l’obiettivo principale di chiunque abbia a cuore la Memoria, quello dell’insegnamento e della paziente costruzione di un’etica civile su cui la Memoria possa crescere e non restare vuota celebrazione. In secondo luogo, allargando tanto il campo di quanti sono interpellati direttamente, non solo più gli intellettuali ma gran parte della società, fa piazza pulita della contrapposizione tra intellettuali e gente comune, su cui le polemiche di questi giorni molto si sono basate. E infine fa uscire l’ebraismo da una posizione difensiva e lo mette decisamente all’attacco, anche se su un piano culturale e non materiale. Una vera mossa del cavallo!

Anna Foa, storica

(28 ottobre 2013)