Meghnagi: “Impegno per il rilancio. Ripensiamo il futuro di via Guastalla”
“In fondo sono contento. Sono contento che la gente abbia finalmente voglia di parlare, di interessarsi, di partecipare”. Così il presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi commenta il dibattito che si è scatenato in queste settimane circa la decisione assunta dal Consiglio comunitario di spostare l’Ufficio rabbinico dal complesso del Tempio centrale di via Guastalla all’edificio scolastico di zona Bande Nere, che già ospita gli uffici della stessa Comunità. Una decisione che ha sollevato critiche, anche dure, e la richiesta, da parte di numerosi iscritti, di poter discutere la scelta pubblicamente, cui Meghnagi dichiara di aderire più che volentieri, sottolineando appunto il valore che l’interessamento degli iscritti assume in ogni caso, nonostante le critiche. Alle critiche però il presidente tiene molto a rispondere, innanzitutto per sfatare alcune inesattezze. “Molti dicono in giro che vogliamo chiudere il tempio. Non c’è niente di più falso – sottolinea – L’oggetto della decisione riguarda esclusivamente gli uffici. Ricordiamo che il rabbino capo già svolge una parte importante della attività a scuola. Sono in tanti a cercarlo quando è lì, si vede che c’è un bisogno da parte dei tanti iscritti alla Comunità che vivono in quella zona di sentirlo più vicino, di potersi rivolgere a lui. E questa è la ragione fondamentale che ci ha spinto verso la decisione del trasferimento, che ci tengo a ricordare, è stata assunta con lo stesso consenso di rav Arbib”. Il presidente sottolinea anche l’attenzione, sua personale e di tutto il Consiglio, che viene già dedicata e sarà ulteriormente dedicata al rilancio di via Guastalla, come già chiesto anche dal rabbino capo. “Proporrò io stesso in Consiglio che un ufficio rimanga a disposizione del rav per essere utilizzato ogni volta lo ritenga necessario. Ma il complesso del Tempio centrale va rivitalizzato ben al di là della questione Ufficio rabbinico – specifica – Prima di tutto penso che nessuna amministrazione come questa abbia valorizzato le strutture di via Guastalla. Abbiamo tenuto più volte a utilizzarle per momenti di ritrovo e cene, sono state il cuore del festival di Jewish and the City, abbiamo mantenuto e vogliamo ulteriormente potenziare il Talmud Torah per i bambini in quella sede. Certo c’è moltissimo da fare, soprattutto per il Tempio, e lo faremo”. Meghnagi si dice lui per primo consapevole delle esigenze di quella importante parte della Comunità che abita ancora nella zona più centrale della città (“io stesso non vivo in zona Bande Nere” puntualizza), e la volontà di occuparsene, ma ribadisce ancora una volta il grande valore di avere rav Arbib a scuola, dove tanta gente lo cerca e dimostra di aver bisogno di lui. “Ci tengo ovviamente a sottolineare che ascolteremo tutti ‐ conclude Meghnagi ‐ Il mio obiettivo è convocare l’assemblea per discuterne entro il mese di novembre. Il coinvolgimento degli iscritti è prezioso”.
Rossella Tercatin, Italia Ebraica, novembre 2013
(29 ottobre 2013)