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Mentre sulla sponda Ovest l’UE recita la sua parte e fa finta di scandalizzarsi dell’ovvio, ossia che le vite dei capi di stato sono controllate da ogni parte, sulla sponda Est si sta giocando una partita geopolitica di grande rilevanza. L’Ucraina, la più significativa fra le repubbliche ex-sovietiche, ha aderito ad un trattato di libero scambio con l’Europa, che la separa dalla galassia russa per avvicinarla all’ orbita occidentale, aprendo una porta che potrà essere attraversata da altri. D’altro canto, l’Ungheria di Orban docet, alcuni Paesi dell’UE guardano con favore al modello asiatico e vorrebbero spostarci tutti verso quei lidi. Insomma un grande rimescolamento di carte. E noi? C’è chi si era fatto attrarre dai venti siberiani, ma alla fine, di quei giorni ci è rimasto solo il lettone di Putin. E forse è un bene.

David Assael, ricercatore

(30 ottobre 2013)