Mostre – La luce e la gioia di Marina Falco Foa
Si intitola “Hora ve-Simcha. Luce e gioia – Opere su carta e pergamena 1986-2013” e rappresenta “la conclusione di un lungo percorso iniziato da bambina, osservando mio papà disegnare, poi cimentandomi io in prima persona, appassionandomi e studiando arte, e arrivando, con la decorazionela ketubbah per il matrimonio di mia figlia all’inizio degli anni ’90, a riscoprire il mondo ebraico, gli oggetti, e i luoghi dell’Italia ebraica”. Così l’illustratrice Marina Falco Foa racconta l’esposizione che si inaugura al Museo ebraico di Bologna in occasione della cerimonia del Premio letterario Adei-Wizo Adelina Della Pergola. Opere realizzate con tecniche diverse, dal collage allo stencil, passando per il calligramma, caratterizzate da colori brillanti, caldi in una prima fase, poi freddi. Tra gli artisti la cui opera ha influenzato il suo lavoro, Marina, che tra l’altro collabora con Pagine Ebraiche, cita il genovese Emanuele Luzzati, suo concittadino e amante dei soggetti vicini alla tradizione ebraica. “Nei miei disegni, tengo a sottolineare i richiami all’ebraismo, alla gioia di vivere e di rapportarsi con gli altri, alla gioia dovuta alla libertà infinita che offre un foglio di carta bianco – spiega ancora – Questa positiva sensazione, che va ben oltre la storia sofferta del popolo ebraico, è sintetizzata proprio nel titolo dell’esposizione”. A partecipare all’inaugurazione della mostra, saranno il presidente della Fondazione Museo ebraico di Bologna Emilio Campos, il direttore dell’istituto Franco Bonilauri e il presidente dell’Associazione donne ebree d’Italia Ester Silvana Israel. Fra le opere esposte anche varie ketubot (contratti matrimoniali) finemente decorate dall’artista, e poi splendidi scorci dall’Italia ebraica, dal suggestivo Ghetto di Venezia, fino alla stessa Bologna. La mostra rimarrà aperta dal 30 ottobre al 20 novembre.
(30 ottobre 2013)