Qui Milano – Una grande festa per l’Hashomer

centenario HHUn mare di camicie blu di tutte le taglie e di tutti i gradi di logoramento. Striscioni e cartelloni colorati con disegni e parole in diverse lingue. Musica, spettacoli, ricordi, incontri. Questi gli ingredienti di un evento speciale, che ha riempito l’aula magna della Scuola ebraica di Milano di centinaia e centinaia di persone: le celebrazioni per i cento anni dell’Hashomer Hatzair (“Il giovane guardiano”), movimento giovanile ebraico fondato in Galizia nel 1913.
Per festeggiare la ricorrenza, si sono date appuntamento generazioni di shomeristi, di oggi e di ieri.
Tra i partecipanti, che si sono ritrovati tutti all’inizio della giornata per il momento del mifkad
(disposti cioè secondo la forma della lettera ebraica chet, un rettangolo con un lato corto aperto), tanti consiglieri della Comunità e leader di organizzazioni ebraiche.
A portare i saluti dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane è stato il vicepresidente Roberto Jarach. Sul palco poi il consigliere della Comunità Simone Mortara, il responsabile dell’Hashomer Europa Omer Hakim e Tzvi Lotan dell’Ufficio nazionale israeliano del turismo in rappresentanza dell’Ambasciata. Grandissimo l’entusiasmo del pubblico per l’intervento del primo shaliach dell’Hashomer in Italia Dan Rudolf, così come per Luciano Assin, volto storico del movimento, che fece ritorno a Milano come shaliach dopo aver fatto l’aliyah in Israele. I due sono intervenuti nel corso delle recite che bambini e ragazzi dell’Hashomer di oggi hanno messo in scena per rappresentare la storia e gli ideali del movimento.
“Non pensavamo di riuscire a coinvolgere così tante persone – commenta Margherita Franchetti, che ha fatto parte del gruppo organizzatore – E’ stato bello vedere come la gente ci tenga a ricordare, a contribuire, a ritrovarsi”.

(11 novembre 2013)