Tirati per la giacca
In questi giorni è tutto un tirare la giacca agli ebrei italiani: chi vuole che assolvano Berlusconi perché grande amico d’Israele e degli ebrei, chi vuole che lo condannino e rivendicano per la sinistra la vera amicizia verso il popolo ebraico. Di conseguenza, se non la pensi come vogliono, ti catalogano criticamente di “destra” o di “sinistra”. Siamo quindi pieni di non richiesti consiglieri che benevolmente vogliono guidarci lungo la retta via…
In realtà è la saga dell’illiberalismo portata avanti da coloro che, entrambi immersi in dinamiche problematiche, vivono ormai malamente il proprio matrimonio con il berlusconismo o l’antiberlusconismo.
C’è però vita propria e autonoma anche fuori da queste due non invidiabili categorie e si esprime nel libero pensiero che non è ossessionato da “leader” o “nemici”.
Se ne facciano quindi una ragione, ci lascino in pace (almeno questo penso) e si rassegnino al fatto che si può anche pensare autonomamente senza dover rendere conto a nessuno.
Vale anche per qualche correligionario attivista dell’uno o dell’altro fronte.
Gadi Polacco
(12 novembre 2013)