Setirot – Educare alla Memoria
Anna e Michele Sarfatti pubblicano da Mondadori una storia a strisce, delicatissima e storiograficamente ineccepibile, dedicata all’infanzia, “L’albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini”. Non per nulla Anna è una esperta pedagoga e Michele il direttore del Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea). Contemporaneamente Gariwo e il Comune di Milano coinvolgono migliaia di bambini tra i 9 e i 12 anni – fine elementari e inizio medie – attraverso il Gioco dei Giusti e il fumetto che lo accompagna, con lo scopo di insegnare che cosa siano e quanto siano importanti la scelta e la responsabilità individuale. In Veneto, il circuito teatrale Arteven, in collaborazione con la Regione, organizza all’interno degli istituti secondari superiori di II grado lezioni spettacolo in occasione del centenario della nascita di Elio Gallina (1913-2008), il notaio trevigiano che usò la propria professione per aiutare gli ebrei perseguitati e ricevette nel 2007, all’età di 96 anni, il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni. E chissà quante altre – speriamo – belle idee sono venute e verranno a chi cerca di “tirar dentro” alla Storia giovani e giovanissimi. Secondo me la strada è proprio questa. Educare – non mi stancherò mai di ripeterlo – è molto ma molto meglio che reprimere. Nel tentativo di evitare conseguenze che, tragicamente, vanno assai al di là dell’antisemitismo e della sorte degli ebrei.
Chag Chanukkah Sameach, soprattutto ai bambini e ai ragazzi.
Stefano Jesurum, giornalista
(28 novembre 2013)