Qui Firenze – San Frediano, storie di eroismo
Nuova luce sulle suore del convento di piazza del Carmine a Firenze, che accolsero numerose perseguitate ebree prima che una retata, il 27 novembre del 1943, ponesse fine alla loro attività clandestina a stretto contatto con i vertici della Delasem e con l’arcivescovo Elia Dalla Costa. Dettagli inediti su quell’azione di coraggio coordinata da suor Ester Busnelli, religiosa premiata nel 1995 con il titolo di Giusta tra le nazioni, sono emersi nel corso di un incontro svoltosi ieri pomeriggio nel convento fiorentino.
Un’iniziativa voluta fortemente dalle francescane stesse e realizzata in collaborazione con la locale Comunità ebraica a pochi giorni dal riconoscimento di due donne fiorentine – Vittoria Valacchi, ancora in vita, e sua zia Elena Cecchini – tra i Giusti tra le Nazioni onorati dallo Yad Vashem (in loro onore la puntata di Ballarò andata ieri in onda in prima serata).
A guidare la delegazione comunitaria il presidente Sara Cividalli e il rabbino capo Joseph Levi. Nell’intervento della prima un commovente riferimento al proprio vissuto familiare, alla madre e alla nonna nascoste in un convento a poche decine di metri dall’istituto del Carmine. “Il fatto che suor Busnelli abbia raccolto la chiamata al coraggio fomulata da Dalla Costa non sminuisce il suo eroismo. In tutti i luoghi, in tutti gli istituti religiosi in cui le porte vennero aperte fu infatti operata una scelta consapevole. E la scelta di Ester Busnelli fu per la vita e l’altruismo”.
Commozione in particolare per due testimonianze: Lea Reuveni, che la retata la ricorda in ogni particolare e che si salvò miracolosamente dalla morte attribuendosi una cittadinanza ungherese che le evitò, in quel particolare momento storico, di essere deportata ad Auschwitz Birkenau; Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, che ha proposto un’intervista realizzata dal padre Emanuele a madre Sandra in cui emergono nuovi elementi su quei giorni drammatici e sulla luce che fu emanata al Carmine e in altre realtà cittadine dove lo stesso Pacifici trovò ospitalità, generosità, salvezza. Una testimonianza inedita, prelavata dall’archivio familiare, che il presidente della Comunità romana ha voluto donare al sindaco Matteo Renzi e alle religiose fiorentine.
Ad intervenire anche la superiora provinciale suor Giuliana, l’arcivescovo Giuseppe Betori e l’assessore comunale all’urbanistica Elisabetta Meucci. Un accompagnamento musicale è arrivato dalla Balagan Cafè Orkestar diretta da Enrico Fink.
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(11 dicembre 2013)