Qui Venezia – Una pietra per non dimenticare
Storica prima volta per le pietre d’inciampo a Venezia. Questa mattina infatti l’artista tedesco Gunter Demnig, ideatore delle stolpersteine, ha messo a dimora – in campo di Ghetto Novo – dodici pietre in ricordo delle vittime veneziane della Shoah. Un momento di grande solennità col quale si apre il ricco calendario di iniziative legate al Giorno della Memoria. Concerti, mostre, incontri, letture, spettacoli teatrali e cinematografici: ampio e variegato il programma messo in piedi per l’occasione, come ha ricordato in conferenza stampa il presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta. “Un risultato – ha spiegato – che è frutto dell’impegno e dell’entusiasmo delle associazioni cittadine e dei servizi comunali e municipali che si sono confrontati e successivamente attivati per organizzare un programma articolato, nonostante le poche risorse economiche a disposizione”.
Al suo fianco il vicesindaco Sandro Simionato, gli assessori comunali alle Attività culturali e ai Lavori Pubblici, Angela Giovanna Vettese e Alessandro Maggioni, il consigliere della Comunità ebraica Paolo Navarro Dina. Quest’ultimo ha spiegato come alle provocazioni di chi sparge odio e antisemitismo come Dieudonnè, il comico francese inventore della quenelle, servano risposte forti sul piano dell’educazione e della sensibilizazzione. In questo senso, ha sottolineato, il lavoro svolto a Venezia “è fortemente simbolico”.
Momento clou del Giorno della Memoria a Venezia la cerimonia cittadina in programma domenica 26 gennaio alle 11 al Teatro Malibran con interventi del sindaco Giorgio Orsoni, e del presidente della Comunità ebraica Paolo Gnignati. Seguirà un concerto di musica “concentrazionaria” con opere di Pavel Haas e Gildon Klein. Tra le altre manifestazioni in programma, il concerto in ricordo del maestro veneziano di violino Giuseppe Sacerdoti (Conservatorio Benedetto Marcello, 26 gennaio); l’esposizione della bandiera dei Rom nelle sedi principali del Comune di Venezia (27 gennaio); il convegno “Dove e come cercare ancora un’etica costituzionale – La memoria va mantenuta viva”, con Lorenza Carlassare, Felice Casson e Amos Luzzatto (Auditorium Santa Margherita, 3 febbraio); l’incontro “Shoah e Parrajmos per il presente” (Museo ebraico, 30 gennaio, ) con Luca Bravi, Gadi Luzzatto Voghera, Gianfranco Bettin; la lectio magistralis di Daniel Libeskind (Auditorium Santa Margherita, 3 febbraio).
(12 gennaio 2014)