Qui Milano – Dove va la scuola ebraica
A Milano una serata per parlare di scuola, didattica e futuro, che ha registrato però una partecipazione molto scarsa. In un incontro organizzato dall’assessore alla Scuola Davide Hazan (unico membro del Consiglio in sala) sono stati presentati i risultati del progetto Curriculo, un’attività portata avanti a partire dalla scorsa primavera per valorizzare l’esperienza educativa di un istituto che ha la grande opportunità di lavorare sugli allievi dall’asilo alle superiori.
“Mi spiace vedere così poca gente, perché il progetto di cui parliamo stasera è davvero straordinario e rappresenta un ulteriore arricchimento al lavoro della nostra scuola per formare cittadini ebrei consapevoli nella società” ha spiegato Hazan.
Definire gli obiettivi in termini di competenze da far acquisire agli studenti al termine del percorso e nei traguardi intermedi, rendere coerente e omogenea la didattica tra i vari ordini scolastici, approfondire gli aspetti maggiormente trasversali dell’insegnamento: questi alcuni dei punti essenziali esposti dalla professoressa Vanna Monducci, esperta del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (a collaborare al progetto anche il professor Damiano Previtali) insieme alla preside dell’istituto Esterina Dana e alla coordinatrice di primaria e infanzia Claudia Bagnarelli.
Un curriculum verticale per la scuola è stato così elaborato per ciascuna disciplina tenendo conto del naturale sviluppo e crescita del bambino, insistendo allo stesso tempo sulla necessità di valutare gli insegnanti in base ai risultati raggiunti e di fornire loro una formazione adeguata a svolgere i propri compiti.
A fare da sfondo le linee guida in questo ambito fornite dalle istituzioni italiane ed europee e soprattutto, come ha sottolineato la morah (maestra) Diana Segre, tra i docenti che hanno lavorato sul progetto Curriculo insieme agli esperti del Miur, i principi della tradizione ebraica “che sono sempre centrali nel nostro percorso educativo”.
(21 gennaio 2014)