Qui Venezia – Zaia in visita alla Comunità
Consueta visita del Governatore del Veneto Luca Zaia per la deposizione di una corona d’alloro sul memoriale della Shoah in campo di Ghetto Nuovo. Ad accompagnarlo il Presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato e una folta delegazione di consiglieri. Una cerimonia a cui hanno partecipato gli esponenti della Comunità ebraica di Venezia e tra questi il presidente Paolo Gnignati e il rabbino capo Ghili Benyamin. Il rabbino ha recitato la preghiera del Kaddish e un salmo in onore delle vittime per poi procedere all’accensione dei sei lumi in ricordo di altrettanti milioni di ebrei deportati e sterminati nei campi di concentramento nazisti.
Ringraziando i presenti intervenuti oggi, Gnignati ha voluto ricordare come la Comunità si senta profondamente radicata nel tessuto sociale del Veneto: “La presenza delle istituzioni regionali qui oggi è per noi il segno di un’attenzione per una comunità che si riconosce nella più ampia comunità che fa capo alla Regione Veneto. Qualche giorno fa sono state poste alcune pietre d’inciampo che ci raccontano come dal Ghetto siano stati presi e mandati a morte membri della comunità cittadina e veneta. Il significato del Giorno della Memoria non si esaurisce nella commemorazione, ma dobbiamo ricordare come tale tragedia sia stata superata, trasmettendo le qualità che oggi servono per affrontare il presente”.
Nel corso dell’incontro il Governatore Zaia ha portato il suo saluto alla Comunità esprimendo il suo cordoglio per le vittime, ma sottolineando altresì come sia importante puntare sul futuro: “Oggi siamo qui per guardare al futuro consci di quello che è accaduto nel passato. La preoccupazione è il proliferare delle teorie negazioniste, una forma di antisemitismo strisciante che nella rete è molto evidente. Nel 2016 si ricorderanno i 500 anni del Ghetto di Venezia, il più antico d’Europa. Per noi sarà un appuntamento importante che vedrà la partecipazione della Comunità ebraica la cui identità è alla base di quella di tutti i veneti”.
Sul fronte dei giovani anche il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato ha espresso la necessità di intensificare gli sforzi: “Dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulla tragedia che si è verificata. Non dobbiamo ricordarci solo oggi di quello che è successo, ma il Giorno della Memoria deve essere il culmine di un insieme di attività, di lavoro culturale ed educativo che si protrae per tutto l’anno. Come istituzioni dobbiamo sostenere le iniziative a livello scolastico perché la memoria faccia parte dell’educazione data ai nostri ragazzi”.
Il Giorno della Memoria raggiungerà il suo apice domenica alle 11 al Teatro Malibran con la cerimonia cittadina a cui parteciperanno il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni e il presidente della Comunità Paolo Gnignati.
A seguire il concerto di musica concentrazionaria dei compositori Pavel Haas, Gideon Klein, Aldo Finzi, Leone Sinigaglia e František Domažlický in collaborazione con l’Associazione Musica Libera e il Festival di musica concentrazionaria Viktor Ullmann. Orchestra Abimà diretta dal m° Davide Casali.
Michael Calimani
(24 gennaio 2014)