…diritti

Alle volte si producono coincidenze che non danno luogo a fatti significativi. E uno si domanda chissà perché? La morte per impiccagione del poeta iraniano di lingua araba Hashem Shaban, avvenuta il 27 gennaio scorso in un carcere iraniano non meglio identificato, dopo tre anni di carcere e molte torture, ha cominciato a girare giovedì scorso. Nello stesso momento l’American Jewish Committee s’incontrava con Papa Bergoglio per discutere della consapevolezza di un comune impegno per il pluralismo, i diritti, la libertà religiosa, poi seguito da un appuntamento interreligioso, avente per tema la lotta contro ogni forma di pregiudizio. Hashem Shaban, non ha trovato posto in agenda, in nessuno dei due appuntamenti almeno pare stando ai resoconti pubblicati. Erano tutti così preoccupati di difendere i diritti, che si sono dimenticati di approfittare dell’occasione per dimostrarlo subito. Magari la prossima volta.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(16 febbraio 2014)