Qui Milano – Brainforum, talenti a raccolta
“Cinquanta relatori italiani, uno più bravo dell’altro, molti giovani, molte donne, due ricercatori israeliani dell’Università di Gerusalemme, Amir Amedi (nell’immagine) creatore di una tecnologia per far vedere i ciechi attraverso la musica, Eilon Vaadia che dirige il centro di ricerca sul cervello dell’istituto e presenta un nuovissimo studio sulla possibilità di controllare le onde gamma del cervello, che implicano la possibilità di autoguarire da malattie neurologiche. Un evento davvero unico, molto divulgativo, due giornate di conferenze, dibattiti, film e spettacoli teatrali commentati da neuroscienziati”. Così Viviana Kasam, presidente di BrainCircleItalia racconta il grande appuntamento di BrainForum 2014, dedicato quest’anno a “Brain in Italy. I cervelli che non fuggono”.
L’appuntamento è al Teatro Franco Parenti di Milano per il 15 e 16 marzo (l’iniziativa, che ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio del Comune di Milano è organizzata da BrainCircleItalia e Ospedale San Raffaele in collaborazione con la Fondazione European Brain Reseach Institute, Edmond and Lily Safra Center for Brain Sciences dell’Università di Gerusalemme, il Museo di Storia Naturale di Milano e Bergamo Scienza).
“Abbiamo cercato di dare un quadro il più ampio possibile della ricchezza della ricerca in Italia anche se la nostra selezione non ha alcuna pretesa di essere esaustiva – spiega Kasam – Con il panel di relatori coinvolti quest’anno ci siamo sforzati di garantire una varietà nelle tematiche, ma soprattutto abbiamo voluto dare spazio ai giovani e alle donne, purtroppo ancora poco valorizzate in ambito scientifico”.
Una manifestazione che prende spunto anche da quello che un recente articolo del Consiglio nazionale delle ricerche francese ha definito “il paradosso italiano”: “Le statistiche sulla ricerca scientifica in Italia rivelano una straordinaria contraddizione – si legge – mentre le risorse a disposizione sono significativamente ridotte rispetto agli altri paesi industrializzati, la sua produzione, in termini di pubblicazioni scientifiche, non solo è una fra le più prolifiche nel mondo, ma è anche notevolmente rispettata in diversi campi”. E ancora, mettendo in luce numeri che se da un lato sconfortano per la scarsità di persone che nel Belpaese hanno la possibilità di dedicare la vita a questi studi, dall’altro offrono una grande speranza in termini di qualità di risultati: “l’Italia ha in media solo 3,4 ricercatori ogni mille impiegati, rispetto a una media francese di 8,2. Eppure, fra il 1998 e il 2008 ha prodotto 371,205 pubblicazioni scientifiche, mettendo il paese all’ottavo posto nel mondo e quarto in Europa”.
Ad alternarsi sui palchi delle tre sale del Teatro Parenti di Milano, saranno dunque relatori e modalità di interazione con il pubblico molto diverse, dai dibattiti, alle lezioni magistrali e alle relazioni scientifiche, poi spettacoli teatrali e ancora film che affrontano tematiche collegate alla ricerca sulle neuroscienze, all’intelligenza artificiale, alle manipolazioni della memoria, al rapporto tra uomo e computer, all’empatia, all’identità, tra l’altro in concomitanza con la mostra “Brain – Cervello, istruzioni per l’uso” in corso al Museo di Storia naturale di Milano. Tra i relatori anche Raffaella Rumiati, cordinatrice del dottorato in Neuroscienze cognitive della Scuola superiore di studi avanzati di Trieste e collaboratrice di Pagine Ebraiche.
Attirare i giovani e le famiglie per avvicinare alla divulgazione scientifica il largo pubblico, anche in vista di Expo 2015, valorizzare l’Italia, i suoi talenti, la sua ricerca. Questa la formula di Brainforum 2014.
(14 marzo 2014)