Antisemitismo, nuovi episodi in Francia
Offese verbali, minacce sul web, messaggi di morte. Un’ondata di antisemitismo che non ha mancato di colpire i candidati presentatisi alle scorse elezioni politiche che sono finiti nel mirino di alcuni estremisti per la loro appartenenza ebraica. Una nuova dimostrazione di odio che suscita inquietanti interrogativi sull’evoluzione della società francese anche in considerazione della significativa affermazione dell’estrema destra e in previsione delle elezioni europee di maggio che potrebbero sancire la supremazia del partito di Marine Le Pen sulle forze moderate. In attesa di chiarire la matrice di questi attacchi, che potrebbero anche riguardare frange dell’estremismo islamico (già artefice, tra i molti episodi, dell’uccisione di Ilan Halimi nel 2006 e dell’agguato mortale alla scuola Ozar HaTorah di Tolosa nel 2012), da segnalare – sul Corriere della sera oggi in edicola – l’intervento del filosofo Bernard Henry Levy sul carattere ineluttabilmente razzista del Fronte Nazionale. Nell’intervento dell’intellettuale parigino si passano infatti in rassegna le biografie di alcuni tra gli esponenti più in vista del partito. Profili e vicende personali segnate dall’odio renderebbero impossibile, in tutta evidenza, la loro conciliazione con un impegno politico ispirato ai valori della democrazia, della libertà e dell’uguaglianza dei diritti per tutti i cittadini. Tanto che Henry Levy scrive: “Tremiamo di collera al pensiero di aver dovuto stampare, qui, il nome di tali personaggi e la traccia delle loro infamie. Si tratta di fatti documentati, attestati, confermati. Pubblicati sul sito della mia rivista (laregledujeu.org) e mai smentiti. Mi auguro possano prenderne atto, prima che sia troppo tardi, i lettori di questo articolo che credessero in buona fede alla sdemonizzazione del Fn”.