Israele e la cultura ebraica, per bambini
Ha appena chiuso la cinquantunesima edizione della Bologna Children’s Book Fair, l’appuntamento internazionale più importante per tutti coloro che si occupano di editoria per bambini e ragazzi, dove è stata grande l’attenzione data alla cultura ebraica e al suo modo di rapportarsi ai bambini e ai libri loro dedicati. Più di settanta paesi presenti, circa mille e duecento espositori e 20mila metri quadri: numeri impressionanti che rendono la misura di una manifestazione che mostra come – nonostante la crisi – almeno un ramo dell’editoria non si arrende. E uno dei prestigiosi Bologna Ragazzi Award è stato vinto da Mejn Alef Bejs, per la categoria Non Fiction: i giurati hanno votato all’unanimità per l’alfabeto di poesie yiddish per bambini pubblicato dall’associazione polacca di cultura ebraica Czulent di Cracovia, premiando così le liriche del poeta Jehoszua Kaminski, illustrate da Urszula Palusinska. Il giornale dell’ebraismo italiano, la cui diffusione nei padiglioni è stata curata direttamente dall’organizzazione, era presente praticamente ovunque. E’ stato inoltre distribuito anche nell’ufficio stampa della fiera, dove in molti sono andati a richiederlo, sia per il dossier Leggere per crescere che per l’intervista a Orietta Fatucci, responsabile di Edizioni EL, Emme e Einaudi ragazzi.
Inoltre nella programmazione degli incontri aperti a pubblico in quella che è stata la grande novità di quest’anno – un padiglione aperto al pubblico chiamato “Non ditelo ai grandi” con una grande libreria internazionale, mostre, laboratori e presentazioni – è stata creata una serie di appuntamenti chiamati “La cultura ebraica per i ragazzi” organizzata in collaborazione con la redazione di Pagine Ebraiche e di DafDaf.
Una visita guidata a Children’s Story, i disegni dei bambini di Terezin – mostra proveniente dal Museo Ebraico di Bologna, dove resta aperta un’esposizione di illustratori israeliani – è stata seguita dalla presentazione di “Una stella tranquilla”, il graphic novel dedicato a Primo Levi; poi un incontro con la scrittrice Nadia Terranova, autrice fra altri successi dei testi di un libro per bambini dedicato allo scrittore e pittore Bruno Schultz, che inizia la sua collaborazione con il giornale ebraico dei bambini, e poi laboratori, attività per i più piccoli e un’intervista pubblica a Bianca Pitzorno.
Anche nella grandissima area della fiera aperta unicamente agli operatori del settore Israele e la cultura ebraica hanno avuto un ruolo di tutto rilievo: lo stand dedicato ai libri illustrati da Israele, con un focus speciale sulla scrittrice, scenografa e illustratrice Orit Bergman, ha avuto un grande successo, così come i tre appuntamenti con la stessa Bergman e con Orna Granot, curatrice della sezione dedicata al libro illustrato per l’infanzia dell’Israel Museum di Gerusalemme. La redazione di Pagine Ebraiche e di DafDaf è poi stata di nuovo protagonista, promuovendo una tavola rotonda dedicata a La lettura infinita – parte del programma ufficiale della fiera – dove le rappresentanti di differenti visioni dell’educazione ebraica si sono confrontate sulle modalità di trasmissione del racconto biblico.
L’appuntamento con il pubblico è per l’anno prossimo, ma è già stato definito che nella programmazione della prossima edizione il filone dedicato all cultura ebraica tornerà, rafforzato.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(27 marzo 2014)