Commissione servizi sociali UCEI – Bimbi, potenzialità da supportare
I bambini piccoli e le infinite potenzialità da sviluppare. Ma anche la possibilità di intervenire e risolvere eventuali disturbi nell’età in cui massima è la plasticità del cervello. Questi i principi che ispireranno domani a Firenze l’incontro organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane tra la sua Commissione per i servizi sociali e i responsabili di tutte le scuole e i centri che si occupano di educazione in età prescolare nell’ambito del mondo ebraico italiano.
“L’iniziativa parte dall’esperienza che abbiamo realizzato a partire dallo scorso anno al nido e all’infanzia della Scuola della Comunità ebraica di Milano. Il riscontro è stato estremamente positivo e per questa ragione abbiamo pensato fosse importante offrire la possibilità di esserne coinvolte anche ad altre strutture” spiega il Consigliere UCEI Giorgio Mortara, che guida la Commissione. Protagoniste della realizzazione del progetto l’Associazione medica ebraica (di cui Mortara è presidente nazionale) e la Fondazione Villa Santa Maria, istituto d’avanguardia nel campo dei disturbi della psicomotricità e della comunicazione che vanta una intensa collaborazione con realtà d’eccellenza della sanità israeliana (nelle scorse settimane ha per esempio partecipato al primo meeting internazionale israelo-canadese presso l’Institute of Advanced Study dell’Università ebraica di Gerusalemme, dedicato all’autismo).
“A livello scientifico è ormai sempre più chiara l’importanza di individuare eventuali disturbi ma anche potenzialità nei bambini ancora molto piccoli, per poter intervenire efficacemente. In Israele sono all’avanguardia, con questo tipo di diagnosi che portano avanti sui neonati già a partire dall’età di sei mesi” sottolinea ancora Mortara.
Presente all’incontro sarà anche la professoressa Marina Norsi, neuropsichiatra infantile dell’ospedale di Beer Sheva, che collabora con Villa Santa Maria.
“È importante sottolineare che si tratta di un progetto che riguarda osservazione e diagnosi, non trattamento – conclude il Consigliere – Come UCEI siamo felici di averlo inserito tra i progetti strategici e di poter offrire, a coloro che saranno interessati, anche un contributo a livello di risorse, siano esse le scuole comunitarie o i rappresentanti di realtà diverse, come per esempio coloro che si occupano di educazione in età prescolare nel mondo Chabad”.
(31 marzo 2014)