Grillo, la Shoah e i social network
Piccolo aneddoto sul caso Grillo. Ieri sera ho pubblicato sulla mia bacheca di Facebook un post con la dichiarazione del presidente dell’Ucei Renzo Gattegna sulla delirante pagina del blog di Beppe Grillo che, per attaccare Napolitano e Renzi, parafrasa i versi di Primo Levi, con un fotomontaggio della scritta sul cancello di Auschwitz (Arbeit macht frei, il lavoro rende liberi), in cui la parola lavoro è sostituita con P2. Molti hanno deprecato l’atto. Ma ci sono stati anche alcuni commenti di questo tenore: “Comparare lo sterminio degli ebrei agli squallori della politica italiana è una solenne sciocchezza, ma è altrettanto chiaro che il paragone era italiani vittime oggi come gli ebrei allora, quindi assolutamente non antisemita ma il contrario”; “La parafrasi di ‘se questo è un uomo’ fatta da Grillo è di pessimo gusto ma non è assolutamente scritta in chiave antiebraica. I commenti scandalizzati mi sembrano esagerati e fuori luogo”. Chi si occupa di storia e di memoria ha davvero tanto da lavorare.
Mario Avagliano @MarioAvagliano
(17 aprile 2014)