Internazionalisti e influenti
“La loro visione del mondo è collettivista, internazionalista, universalista e terzomondista”, “Dominano su tutti i media. Sono presenti nelle istituzioni benefiche, nei gruppi di pressione, nelle campagne sui network”, “Sono premi Nobel, autori di bestseller, blasonati accademici, direttori di agenzie umanitarie, ministri di avanzate socialdemocrazie”. Si parla naturalmente di ebrei. Queste parole non vengono dalla Difesa della razza o da un antisemita di oggi, ma da un amico di Israele indignato contro gli ebrei che secondo lui non sostengono lo stato ebraico con sufficiente calore. A quanto pare al giorno d’oggi non è facile distinguere gli amici dai nemici, e forse non lo è mai stato. Ma perché gli amici degli ebrei e di Israele sentono la necessità di utilizzare il linguaggio e gli stereotipi degli antisemiti?
Anna Segre, insegnante
(16 maggio 2014)