Qui Trieste – Unione giovani ebrei d’Italia. A confronto su identità e futuro
A Trieste per riflettere su identità e futuro. Si intitola “Ai confini dell’ebraismo” il momento di confronto organizzato dall’Unione giovani ebrei d’Italia su impulso di quanto stabilito al Congresso svoltosi a Roma nell’autunno 2013. Tra gli obiettivi, discutere dello stato dell’arte dell’Ugei e delle scelte cruciali per il suo domani, iniziando dal tema della partecipazione. Punto di partenza, la fotografia di ciò che la realtà ebraica è: così il sociologo Enzo Campelli ha esposto la grande ricerca dedicata agli ebrei italiani di oggi, al loro rapporto verso la Comunità, al modo di percepire la dimensione identitaria, ricerca realizzata su impulso dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ma fondamentale per costruire il futuro anche la relazione con la società italiana e la sua percezione del mondo ebraico, dei valori, della cultura. A raccontare alcuni degli elementi emersi nel rapporto commissionato dall’UCEI alla SWG, l’istituto triestino che realizza ricerche istituzionali, sondaggi d’opinione e studi sul cambiamento sociale e sulla comunicazione è stato il coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura UCEI Guido Vitale, che ha sottolineato l’enorme potenzialità dell’interesse che esiste nei confronti dell’ebraismo.
Come rilanciare la partecipazione e con quali regole il cuore del dibattito del fine settimana ugeino, riprendendo anche la questione della apertura degli eventi a giovani non iscritti a una Comunità ebraica in presenza di particolari condizioni. Ma, come è emerso dalla discussione, sembra essere l’identità stessa alla base dell’organizzazione a richiedere riflessione: tra gli spunti, la necessità di incrementare il lavoro nelle realtà locali e di puntare su eventi con contenuto identitario e culturale oltre che aggregativo. Confronto significativo anche rispetto agli assetti stessi dell’Ugei, ai limiti che comporta la durata di un solo anno del mandato consiliare e l’utilizzo delle mozioni come strumento di definizione dell’attività da svolgere. Per i Giovani Ebrei d’Italia dunque uno Shabbat di riflessione, con l’accoglienza del presidente della Comunità di Trieste Alessandro Salonichio e del Consigliere Ariel Camerini, ma anche l’occasione di conoscere una città e una realtà ebraica speciale.
A conclusione del fine settimana le celebrazioni per la festa di Lag BaOmer organizzata dalla Comunità nella Colonia Morpurgo di Opicina.
Un momento di incontro e condivisione, per gettare le basi del futuro dell’Ugei, ma soprattutto dell’ebraismo italiano.
Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
(18 maggio 2014)