Qui Torino – Insieme ai partigiani
Il presidente della Comunità ebraica di Torino, Beppe Segre, e rav Ariel Di Porto hanno partecipato alla cerimonia tenutasi a Montoso di Bagnolo nell’ambito della tradizionale Festa dei Partigiani. Il piccolo comune si trova al confine tra le province di Cuneo e di Torino, in prossimità della val Pellice e della val Germanasca, una zona dove molte famiglie di ebrei braccati dal nazifascismo trovarono rifugio e dove operò tra gli altri Emanuele Artom, autore di quei “Diari di un partigiano ebreo” (pubblicati in edizione integrale da Bollati Boringhieri, a cura dello storico Guri Schwarz) che sono tuttora uno dei migliori testi della memorialistica partigiana esistenti, nonché una testimonianza eccezionale dell’impatto delle persecuzioni razziste sul mondo ebraico italiano.
Il gonfalone della comunità ha partecipato così alla sessantaduesima edizione di una cerimonia che – organizzata da numerose istituzioni e associazioni locali – riesce ogni volta a raccogliere il calore e la partecipazione di moltissimi, oltre a interventi e testimonianze importanti. Corteo, alzabandiera e deposizione delle corone in onore degli oltre quattrocento caduti per la Libertà, tutto ha portato a un ricordo emozionante che si è concretizzato nelle parole dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, tra cui la narrazione dei suoi ricordi di partigiana della novantenne Maria Airaudo, tuttora attivissima. Oltre ai rappresentanti delle istituzioni locali, per la Regione Piemonte era presente il consigliere Paolo Allemano che ha auspicato che gli ideali di legalità e giustizia dei resistenti possano ispirare gli amministratori appena eletti alla Regione.
Rav Di Porto prima di leggere l’Izkor in ricordo delle vittime della ferocia nazifascista, ha ricordato l’impegno dei partigiani ebrei che hanno operato in Piemonte, leggendo quella pagina in cui Emanuele Artom nei suoi Diari esamina con realismo le motivazioni e la psicologia dei membri delle bande partigiane, che hanno combattuto e rischiato la vita per la libertà e la giustizia.
Non sono mancati i rappresentanti di Camera e Senato, onorevoli Chiara Gribaudo e Magda Zanoni che, traendo spunto dai tre riti – cattolico, valdese con il pastore Bellion ed ebraico – hanno voluto concludere i loro discorsi con un augurio di dialogo e pace, particolarmente intensi e commossi in queste ore in cui la crisi mediorientale è acutissima.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(14 luglio 2014)