Livorno, il sindaco 5 Stelle: “Presto gemellaggio con Gaza”
“Fermare il genocidio a Gaza, Israele vero terrorista”. Parole di odio che risaltavano con evidenza da uno degli striscioni esposti in occasione dell’inaugurazione di ‘Effetto Venezia’, rassegna culturale che si svolge sotto l’egida del Comune di Livorno e che è rivolta a un vasto pubblico. Parole di odio che avevano suscitato l’immediato intervento del presidente della Comunità ebraica Vittorio Mosseri, rivoltosi nelle stesse ore al sindaco della città labronica Filippo Nogarin (Movimento 5 Stelle) attraverso una lettera aperta pubblicata anche sulle colonne del Tirreno.
“Questo striscione, diffondendo false verità – scriveva Mosseri – non fa che alimentare l’odio verso Israele e di conseguenza verso gli ebrei. Gioca, in maniera subdola e pericolosa, su quel confine sempre più labile e pretestuoso tra anti-israelismo e antisemitismo”. Missiva cui è seguita a stretto giro la risposta di Nogarin, che si è detto pronto a intervenire. Annunciando però, allo stesso tempo, l’intenzione di concretizzare un gemellaggio con la città di Gaza del quale già si era discusso in precedenti amministrazioni. “Livorno, città gemellata con Bat Yam – l’annuncio del sindaco – si attiverà da subito per dare concretezza alla mozione approvata dal Consiglio Comunale nel lontano maggio 2008 e relativa ad una proposta di gemellaggio con la città di Gaza. Ambiamo in questo modo a poter svolgere, nella piena consapevolezza del nostro piccolo ruolo, un grande lavoro per poter contribuire a costruire un ponte di dialogo tra i due popoli. Da nonviolento quale sono, infine, ripudio l’utilizzo della violenza in tutte le sue forme, pure quella verbale. Comprendo bene che quello striscione ferisca la Comunità ebraica livornese e fare il possibile per farlo rimuovere ma vorremo che la Comunità si unisse convintamente al nostro appello per una tregua”.
Nella sua lettera puntuale era stata la sottolineatura di Mosseri sul problema, ancora drammaticamente aperto, di una corretta informazione sul Medio Oriente. Riflessioni sempre attuali alla luce dell’intenzione manifestata in queste ore da Nogarin. “La disinformazione o una voluta mancanza di informazione, certamente di natura ideologica – scriveva Mosseri – distorcono la verità delle cose. Come il caso di questo striscione, appeso in modo disinvolto alla finestre del quartiere. Prima di tutto il significato di ‘genocidio’ viene storpiato e usato fuori contesto. Quello che sta succedendo a Gaza è fortemente drammatico, si parla infatti di perdita di vite umane.
Sono ben consapevole della sacralità della vita e mai mi permetterei di sminuirne il valore. Al contrario, me ne faccio difensore: questo è l’insegnamento della Legge ebraica. Il genocidio, però, è un’altra cosa e chiama in causa ben altri scenari. L’uso corretto del dizionario consente di attribuire ai fatti una prospettiva o, comunque, è già un primo passo per farlo con consapevolezza. In questo caso il senso è saltato del tutto e, peggio ancora, usato per fini propagandistici”.
(31 luglio 2014)