Antenna antisemitismo, l’attenzione dei media
Ha suscitato grande interesse sulla stampa internazionale, ebraica e non, l’iniziativa congiunta UCEI-Fondazione CDEC di Milano di lanciare un ‘Antenna antisemitismo’ rivolta a vittime o testimoni di episodi di antisemitismo. Un’iniziativa finalizzata a rendere vane le minacce di chi ancora oggi propugna odio e discriminazione. Un impegno concreto, ha affermato il presidente UCEI Renzo Gattegna, “che è a beneficio della collettività in un momento in cui antichi pregiudizi mai del tutto sradicati tornano a manifestarsi in modo sempre più inquietante nelle nostre società progredite e democratiche”.
“Italy’s top Jewish council creates anti-Semitism hotline”, titola Haaretz. Nell’articolo, oltre alle dichiarazioni del presidente UCEI, si fa il punto sulla crescita di episodi di antisemitismo in Italia e si ricorda come, sul tema, il ministro degli Esteri Federica Mogherini abbia recentemente prodotto una dichiarazione congiunta assieme i suoi omologhi francese e tedesco.
Il Times of Israel sceglie di introdurre l’articolo pubblicando un’immagine emblematica: un muro di Roma sporcato da parole di odio nei confronti di Anna Frank e con il corredo di una svastica. Tra gli episodi che vengono segnalati il tentato boicottaggio di alcune attività commerciali gestite da ebrei avvenuto nel mese di agosto.
Sul magazine statunitense Tablet, inoltre, si sottolinea come questa iniziativa bene inquadri il clima che si respira oggi in Europa: “Il fatto che la Comunità ebraica italiana non sia più focalizzata solo sulla prevenzione di tali episodi – si legge – ma che si adoperi su come facilitare la loro segnalazione è un parametro estremamente significativo”. La notizia è posta in rilievo, tra gli altri, anche sul sito della Jta e su quello dello European Jewish Congress.
Per entrare in contatto con l’Osservatorio Antisemitismo della Fondazione CDEC è possibile telefonare al numero 0233103840 oppure compilare il modulo disponibile sul sito. Le segnalazioni verranno verificate, conservate e utilizzate per approfondire la conoscenza del pregiudizio e dell’ostilità antiebraica. I dati dei mittenti non saranno divulgati a terzi.
(19 settembre 2014)