…genocidi

Il 4 e il 5 di novembre si è svolta alla Open University of Israel una conferenza sul tema dei genocidi. La conferenza prendeva spunto dal ventesimo anniversario del genocidio in Rwanda e aveva tra i suoi relatori Yolande Mukagasana, la sopravvissuta tutsi che si è posta alla guida del processo di elaborazione della memoria del genocidio rwandese. Ma molto si parlava anche di Shoah, evidentemente, in un’ottica decisamente innovativa e di grande interesse, quella del confronto tra i genocidi, quella della prevenzione dei genocidi, quello dell’uso del termine “genocidio” o invece della possibilità di adoperare termini meno connotati giuridicamente come MAS (atrocità di massa), che comprendono un vasto ventaglio di crimini fino al genocidio. Per gli italiani era fra i relatori Gabriele Nissim. Particolarmente importante, per il rilievo del personaggio, la relazione tenuta da Yehuda Bauer, che sosteneva con forza la necessità dello studio e del confronto tra le atrocità di massa, compresa la Shoah, proprio in funzione della loro prevenzione. È importante che il mondo accademico israeliano rinunci alle chiusure e ai dogmi (come quello dell’unicità) che pure lo hanno contraddistinto per aprirsi a diverse e più ampie considerazioni. Credo che bisognerebbe meditare sui temi di questa conferenza e pensare una buona volta a rinnovare anche noi i nostri abituali e forse invecchiati strumenti di analisi.

Anna Foa, storica

(17 novembre 2014)