Pisa – Nessiah, fari puntati sulla spiritualità
Esplorare le cinque dimensioni sensoriali aggiungendone una sesta legata alla sfera mistica e spirituale. Dopo 18 anni di successi, dopo aver portato migliaia di spettatori alla scoperta di numerose tradizioni ebraiche locali, il festival Nessiah (30 novembre-14 dicembre 2014) organizzato dalla Comunità di Pisa con direzione artistica di Andrea Gottfried si apre quest’anno a una nuova sfida.
Dalla musica al teatro, dal cinema all’arte: l’impegno è quello di riproporsi sotto forma di laboratorio interattivo. Sul palco artisti di diversa estrazione: da Enrico Fink a Uri Revah, da Miriam Camerini a Davide Casali. Ciascun evento sarà identificato da uno o più sensi.
“I Simbolisti francesi sostenevano che la poesia non sta nelle cose ma ‘fra’ le cose. Le nostre esistenze sono costellate da apparizioni di senso, che fanno capolino nei momenti in cui siamo distratti, o quando, occupati a guardare il centro, non vediamo la periferia. Saper vedere le connessioni fra i fatti apparentemente più diversi, mettere in relazione episodi della nostra esistenza estranei l’uno all’altro è ciò che rende poetica la nostra vita, in altre parole: l’arte di vivere. Nella tradizione ebraica, il Midrash è quel gioco con il testo che sa creare legami fra storie, fatti e personaggi anche lontani fra loro, gettare ponti fra due mondi per completare una storia, aggiungere significato”. In quel gioco a riscrivere storie infinitamente rinnovabile, sostiene Gottfried, “sta l’ingegno umano, la possibilità di elevarsi data all’uomo, la scala che unisce cielo e terra”.
Primo appuntamento il 30 novembre al Teatro S. Andrea di Pisa con la performance “La musica invisibile” dell’Enrico Fink Trio (protagonisti anche Marcella Carboni e Gabriele Coen). Anche per il 2014 Nessiah usufruisce del sostegno dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane attraverso la raccolta dell’Otto per Mille. Per maggiori informazioni sul programma: http://www.nessiah.it
(26 novembre 2014)