Festival Ullmann, appuntamento in sinagoga
Alla presenza del vicesindaco Fabiana Martini, dell’assessore comunale Antonella Grim e di Franco Codega in rappresentanza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si è svolta una conferenza stampa nel corso della quale Davide Casali, presidente dell’Associazione Musica Libera, ha annunciato il programma della seconda edizione del Festival Viktor Ullmann, che si aprirà il 18 marzo al Teatro Miela di Trieste con una conferenza-concerto per le scuole. Tredici gli appuntamenti di quest’anno, dislocati nelle quattro provincie della regione, nel corso dei quali verrà proposta musica da camera e per orchestra; numerosi gli autori, sia italiani che stranieri.
Paola Pini
(12 marzo 2015)
Torna l’appuntamento con il Festival Viktor Ullmann, organizzato per il secondo anno consecutivo dall’Associazione Musica Libera di Trieste con presidenza e direzione artistica di Davide Casali (la direzione scientifica ad Alessandro Carrieri, quella organizzativa a Luisa Franco). Due gli ambiti attorno cui ruota il festival (18 marzo‐ 14 dicembre): musica concentrazionaria e musica degenerata, ovvero la musica proibita sotto il nazifascismo perché considerata decadente, dannosa e contraria ai canoni razziali imposti dai regimi. L’idea per il 2015 è quella di accompagnare l’esecuzione di queste musiche con delle brevi introduzioni storiche e musicologiche, in modo da permettere all’ascoltatore di comprendere il significato delle composizioni. In scena principalmente brani di compositori ebrei italiani ancora poco conosciuti ed eseguiti come Leone Sinigaglia, Aldo Finzi, Alberto Fano, Renzo Massarani, Bruno Weiss (Bjelinski), Vittorio Rieti, Vito Levi ed Emilio Russi. Tra i vari appuntamenti il 26 ottobre verrà organizzato un convegno internazionale con il patrocinio dell’Università degli Studi di Trieste dal titolo “I compositori ebrei italiani durante il fascismo”. Parteciperanno al convegno i parenti di alcuni compositori perseguitati. Altro appuntamento da segnare il concerto all’interno della sinagoga triestina con le musiche di Leonard Bernstein e Bruno Weiss (Bjélinski) e con la partecipazione del flautista di fama mondiale Roberto Fabbriciani. Mentre il 25 novembre ci si incontrerà nel segno delle compositrici Erika Fox, Vítězslava Kaprálová, Ilse Weber e Chaya Arbel, che hanno lasciato delle testimonianze musicali di altissimo valore. Di particolare significato il concerto del 31 maggio presso la Risiera di San Sabba con l’esibizione dell’Ensemble Alraune, duo violino e viola. Nuove collaborazioni rafforzano l’impegno del festival: oltre al contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione Casali e la collaborazione di Comunità ebraica di Trieste e Comunità ebraica di Zagabria, da segnalare il coinvolgimento di molteplici realtà attive in ambito sia regionale che nazionale. Per testimoniare e divulgare la memoria dei compositori perseguitati e deportati sotto il nazifascismo, si creerà un archivio musicale con la registrazione di alcuni cd contenenti le musiche degli autori presenti nel programma del festival.
Italia Ebraica marzo 2015
(12 marzo 2015)