Eccidio del Pian del Lot, Torino non dimentica
“Non dobbiamo dimenticare quanti persero la vita per uscire dall’oppressione, quanta sofferenza sia costata la liberazione. Se oggi noi viviamo in una condizione di democrazia è per il sacrificio di chi ha anteposto il bene della libertà alla propria vita”. Lo ha affermato il sindaco di Torino Piero Fassino intervenendo al 71esimo anniversario della strage di Pian del Lot in cui persero la vita 27 partigiani, uccisi dai nazifascisti. Ad intervenire anche il consigliere della Comunità ebraica torinese Daniel Fantoni e il vice presidente dell’Anpi provinciale Cesare Alvazzi Del Frate. Due inoltre i momenti di preghiera officiati alla presenza di monsignor Tommaso Ribeiro e del rabbino capo rav Ariel Di Porto.
Al termine della cerimonia gli studenti della scuola ebraica, assieme agli studenti scuola media Norberto Bobbio, dell’istituto comprensivo Cena e dell’istituto Albe Steiner, hanno deposto dei fiori sulla lapide dedicata ai caduti.
“Il 2 aprile/ 1944/ piombo nemico qui falciava le vostre radiose e fiorenti/ giovinezze. Italia e mamma fu il vostro/ ultimo grido mentre la terra che per tredici mesi/ vi fu letto di morte copriva i vostri corpi straziati/ e agonizzanti/ Parenti e amici offrono nel ricordo del vostro martirio” si legge sulla stele posta sul logo dell’eccidio.
(3 aprile 2015)