“Con lo Yad Vashem coincidenza casuale”
Fino a che punto può spingersi il cattivo gusto? È l’interrogativo che ci siamo posti sul notiziario quotidiano di ieri a proposito della campagna pubblicitaria lanciata dalla multinazionale British Telecom per celebrare i suoi venti anni di attività in Italia. Una campagna diffusa attraverso alcuni magazine la cui immagine simbolo, con al centro l’allegra e sorridente squadra di BT Italia, richiama purtroppo alla mente qualcosa di assai meno spensierato: una delle sale più note del Memoriale dello Yad Vashem di Gerusalemme, tra le massime testimonianze universali del ricordo della Shoah. “Diverso è il messaggio, ma l’analogia appare imbarazzante” si leggeva sul notiziario, facendo riferimento a questo clamoroso infortunio della comunicazione, esercitando il nostro diritto di critica e lasciando ai lettori una risposta al nostro quesito.
Riceviamo oggi una garbata nota dall’Ufficio stampa della multinazionale, cui preme in particolare chiarire che “L’immagine utilizzata è quella del Pantheon, che rappresenta, da più di duemila anni, l’espressione massima della gloria di Roma e di cui è immagine nei secoli”.
Grazie per la precisazione, ma non è certo quello il punto: l’avevamo visto da soli (e segnalato) che il contenitore della campagna è il Pantheon, non lo Yad Vashem. Ci mancherebbe pure. Ma la questione è un’altra: la piena sovrapponibilità sia concettuale che spaziale delle due immagini. Non abbiamo ragione di dubitare della buona fede dei guru di BT Italia e non risulta alcuna “polemica” in corso tra diversi enti, ma solo perplessità destinate a restare.
“In riferimento – questo il testo della nota – all’articolo pubblicato sul notiziario Pagine Ebraiche24 riguardo alla campagna pubblicitaria realizzata da BT Italia per celebrare i 20 anni di crescita al servizio delle aziende e della pubblica amministrazione italiane, l’azienda precisa che l’immagine utilizzata è quella del Pantheon, che rappresenta, da più di duemila anni, l’espressione massima della gloria di Roma e di cui è immagine nei secoli. Il Pantheon fu ispirazione dei più grandi architetti del Rinascimento, e ancora oggi racconta le capacità dell’Italia nel mondo. Questa immagine è parte di una più ampia campagna che prende ad ispirazione opere d’arte classiche e le pone in una luce contemporanea (in questo caso, schermi LCD con immagini di dipendenti BT), e che simbolizza l’arte di connettere”.
Raccogliamo comunque con soddisfazione questa ulteriore rassicurazione: “L’azienda non ha mai voluto usare altri simboli, come lo Yad Vashem, il centro mondiale per la documentazione, la ricerca, l’educazione e la commemorazione delle vittime dell’Olocausto, testimone che si erge a monito per l’umanità intera verso una delle pagine più terribili della storia. Ogni somiglianza tra la nostra immaginaria immagine pubblicitaria e lo Yad Vashem è puramente casuale”.
La buona fede di British Telecom Italia, un colosso delle telecomunicazioni presente in 170 paesi con 90 mila dipendenti, è ovviamente fuori discussione. Ma la campagna avviata ieri resterà inevitabilmente attiva (troppo tardi per fermarla) ancora per una settimana, con uscite programmate su molte testate della stampa nazionale. E resta necessario rimarcare che certi infortuni sarebbe meglio evitarli, perché la Memoria è una cosa seria.
(Nelle immagini, alcuni esempi della campagna pubblicitaria di BT e in particolare della pagina che ha suscitato perplessità)
a.s twitter @asmulevichmoked
(21 agosto 2015)