Internazionale a Ferrara
Le frontiere d’Europa
“Per tre giorni trasformeremo Ferrara nella redazione più bella del mondo”. Con questo motto oramai collaudato si è aperta la presentazione di Internazionale a Ferrara, il festival organizzato dall’omonimo settimanale che riunirà dal 2 al 4 ottobre giornalisti, vignettisti, cantanti e attori nella città emiliana dando vita a dibattiti, workshop ed esibizioni. Tanti i protagonisti: dal disegnatore Zerocalcare alla presentatrice Serena Dandini, dal senatore Luigi Manconi al blogger bangladese Asif Mohiuddin che verrà insignito del premio dedicato ad Anna Politkovskaja.
“Il tema portante di questo anno – introduce Giovanni De Mauro, direttore di Internazionale – saranno le frontiere, sia fisiche che ideali, che affliggono l’Europa. Da queste partiremo per affrontare discussioni sulla crisi dei migranti ma anche sui limiti della satira: non dimentichiamo infatti che questo è anche l’anno dell’attentato alla redazione di Charlie Hebdo”.
“Se prendiamo il programma della kermesse del 2010 – spiega Emilio Dalmonte, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e capo del settore politico – ci accorgeremo che i temi non sono poi così cambiati: al centro permane la crisi economica, le migrazioni, la mutazione dell’identità collettiva. La nostra presenza a Internazionale a Ferrara è fondamentale: la Commissione europea ha un bisogno estremo di intermediari come i giornalisti ma soprattutto necessita di confrontarsi con la cittadinanza ed avere uno scambio sincero e proficuo. Dobbiamo affrontare insieme i grandi problemi, intraprendere delle discussioni vere, anche usando toni concitati”. “Lo scopo della Commissione europea – prosegue il Consigliere speciale Media e Comunicazione Thierry Vissol – non è fare propaganda ma entrare nel dibattito democratico”.
Per tre giorni Ferrara sarà dunque affollata da giornalisti, intellettuali ma anche da migliaia di visitatori: “Un appuntamento fondamentale per la città e atteso con ansia dai ferraresi – prosegue il sindaco Tiziano Tagliani – Oramai abbiamo avviato una collaborazione fissa e anche l’Università sarà presente con vesti diverse durante le giornate. Il nostro auspicio è quello di dare a Ferrara un respiro internazionale e di mostrare al mondo i valori sui quali si regge: primo fra tutti quello dell’accoglienza”. Ad essere parte integrante dell’organizzazione anche la sezione ferrarese dell’Arci: “Il nostro obbiettivo – spiega il presidente Paolo Marcolini – è la cura dei dettagli: ci impegnamo ogni anno per rendere questo festival sostenibile, sia dal punto di vista economico che sociale e ambientale e senza barriere architettoniche”. Conclude il direttore della comunicazione di Medici senza frontiere, charity partner dell’evento, Francois Dumont: “In questi tre giorni Medici senza frontiere sarà presente attraverso uno sportello aperto al pubblico oltre che come animatore di numerosi incontri: racconteremo il lavoro fatto per aiutare i migranti e ritorneremo poi sull’emergenza ebola, un pericolo ancora assai vivo. Centrale poi sarà il ricordo di due anniversari, il ventennio dal massacro di Srebrenica e il naufragio di Lampedusa avvenuto il 3 ottobre di due anni fa”.
r.s.
(17 settembre 2015)