Qui Casale – Il mondo di Mondino
Bibbia, una prospettiva verde
Casale sta a “Casa”, un po’ come il “Mondo” sta a Mondino. Un gioco di parole che aiuta a ricordare quanto Aldo fosse vicino a quel piccolo ma articolato universo che è la Comunità Ebraica di Casale.
In vicolo Salomone Olper, attorno alla Sinagoga fondata quattrocento anni fa, Mondino, scomparso nel 2005 e a lungo membro della Comunità, è un po’ dappertutto, nelle opere che ha lasciato e nei ricordi. E’ questo il motivo per cui, con la collaborazione della Fondazione Mondino e di molti altri amici di Aldo e dell’ebraismo casalese, la comunità ebraica monferrina dedica ad Aldo la grande mostra personale inaugurata il 14 giugno. Una mostra che vuole ricordarlo in occasione delle attività della città legate a EXPO e al nutrimento del pianeta. Il cibo è stato a lungo centrale nel lavoro di Mondino, artista eclettico. Il cibo non solo rappresentato ma talvolta utilizzato anche come materia per l’opera è uno dei filoni più ricorrenti nella poetica insieme all’indagine sulle differenti spiritualità.
Il titolo della mostra: “Il Mondo di Mondino. Cibo e spiritualità” rimanda ai temi più cari all’artista in un allestimento che occupa tre spazi. Il primo che incontra il visitatore è il Cortile delle Api, quello in cui la presenza della scultura di Aldo, l’opera che da il nome allo spazio, deve dialogare con la Gerusalemme di Mondino che le fa da contraltare rimandando alla spiritualità che ha pervaso una parte consistente del lavoro dell’autore. Il secondo è la sala espositiva a piano terra, che ospita opere pittoriche e disegni della serie Iznik; lavori su vetro e su carta, giochi di parole e di senso; tutti legati alla dimensione interpretativa religiosa, che con sapore e sapienza Aldo ha spesso elaborato e proposto affacciandosi con curiosità e humor sempre rispettoso, alle diverse forme di “credo”. Sono esposte tre grandi tele su linoleum che rappresentano momenti di vita ebraica e significano un ideale dialogo con un’ importante opera sulla spiritualità cristiana realizzata nel 1965. A corollario, nella saletta attigua, è proposta una quadreria di venti opere di piccolo e medio formato.
La terza sala è quella sotterranea, dell’antico forno delle azzime, solitamente occupata dal Museo dei Lumi. Qui il visitatore trova due sculture in bronzo, una teca con piccoli oggetti di gioielleria e un’importante opera appartenente alla serie Raccolto in preghiera costituita da un tappeto realizzato con le più svariate granaglie. In concomitanza con la Giornata Europea della Cultura Ebraica con le sementi utilizzate per realizzare il tappeto esposto è stata cucinata una grande zuppa che è stata condivisa con i rappresentanti delle varie religioni monoteiste e con tutta la cittadinanza.
c.d.b
Maria Grilli Caiola ha presentato nel Cortile delle Api il libro: “Le piante nella Bibbia”. L’iniziativa, molto apprezzata da un pubblico attento e partecipe, è nata dalla collaborazione tra Il Garden Club Società Orticola Casalese, la Comunità Ebraica di Casale Monferrato, con il patrocinio del Comune. I negozi di fiori e piante e i vivai cittadini hanno allestito per l’occasione le loro vetrine con le piante segnalate nel libro, accompagnandole con una locandina esplicativa.
Creato nel 1981 da Ada Mascheroni Caire il Garden conta su un centinaio di appassionati soci guidati da molti anni dalla Presidente Luisa Francia; ha come scopo la divulgazione della conoscenza del “Verde” attraverso l’esperienza di botanici e paesaggisti, con visite guidate a parchi e giardini pubblici e privati. Tra i tanti conferenzieri Il Garden ha accolto di recente i noti architetti paesaggisti: Paolo Pejrone, Guido Piacenza, Ermanno Casasco, Anna Regge e Andrea Kipar.
Gli autori del volume: Maria Grilli Caiola, professore emerito di botanica a Tor Vergata, Paolo Maria Guarrera, etnobotanico e Alessandro Travaglini, aerobiologo, hanno proposto per i tipi di Gangemi un volume ricco di curiosità.
L’idea è nata da un viaggio svolto nel 1999 dalla professoressa Grilli negli Stati Uniti in occasione di un congresso internazionale di Botanica. Nell’orto botanico di St Louis, Missouri era allestita un’aiuola con le piante della Bibbia e il marito della professoressa, Mario Caiola, le suggerì di realizzare qualcosa di analogo. In occasione della Giornata mondiale della Gioventù, tenutasi a Roma nel 2000, venne realizzato a Tor Vergata, su un’area di circa 7.000 mq “ il Giardino con le Piante Bibliche” con dieci aiuole tematiche. Anche nel volume gli autori hanno preferito seguire la medesima impostazione tematica distinguendosi così da molti testi stranieri che elencano le specie in ordine alfabetico. Le grandi categorie di riferimento sono le piante della Terra Promessa, i fiori di campo e le erbe amare, gli alberi e gli arbusti, le piante officinali, le piante palustri, gli alberi da frutto, i cereali, le piante orticole e da fibra tessile e le piante della Festa delle Capanne. Le 110 schede delle piante descritte sono correlate da belle immagini a colori delle piante intere, delle foglie, dei fiori, dei frutti e dei semi. Di particolare interesse sono le referenze bibliografiche e sitografiche, le tabelle riepilogative delle piante citate con il loro nome volgare, il binomio scientifico in latino, la famiglia di appartenenza in latino, le citazioni del libro biblico, il capitolo e il versetto o i versetti riferiti alla pianta considerata.
c.d.b
(25 settembre 2015)