“Antisemitismo, ridere si può”
Dalle molti notti insonni trascorse in fase di produzione alle diverse citazioni d’autore disseminate nella pellicola, dalla prima proiezione in forma privata alla ribalta nazionale regalatagli dalla Mostra del cinema di Venezia. Molte le curiosità e le domande cui rispondere per Alberto Caviglia, giovane regista autore del mockumentary di successo sull’antisemitismo “Pecore in erba”, protagonista ieri al cinema Intrastevere nel corso di una serata organizzata dagli assessorati alle attività culturali e ai giovani della Comunità ebraica romana.
Incentrato sul paradosso e sull’ironia, il lavoro di Caviglia offre nuovi spunti nella lotta al pregiudizio. “È uno degli scopi che mi sono posto. Mi auguro che questo sforzo sia stato colto” racconta il regista, salutato dalla presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello oltre che da Giorgia Calò e Giordana Moscati, rispettivamente assessore alle attività culturali e assessore ai giovani.
La folta platea (in sala tra gli altri il presidente UCEI Renzo Gattegna) dimostra di apprezzare. Molte risate, e un lungo applauso conclusivo prima di un momento di confronto moderato dal giornalista David Parenzo.
(13 ottobre 2015)