Comics&Jews – BilBOlBul
Il fumetto è una cosa seria
Erano solo un assaggio, gli appuntamenti organizzati da BilBOlBul negli scorsi giorni, prima della grande apertura di oggi. La nona edizione del festival internazionale del fumetto di Bologna infatti mantiene quest’anno la collocazione autunnale venendo così a creare insieme a Lucca Comics una vera e propria “stagione del fumetto” in Italia e ha aperto con un appuntamento “impegnato”. La tavola rotonda “Sociali o dissociati”, infatti, ha portato fumettisti e illustratori a discutere di comunicazione, con l’obiettivo di ragionare insieme sulle problematiche legate al loro mestiere. Quali canali utilizzano? Quali sono i benefici dello stare dentro o fuori dai social network? Un racconto-confronto da punti di vista diversi, grazie agli interventi di diversi autori, che hanno focalizzato l’attenzione sui metodi e su come (e se) Facebook, Instagram e simili hanno cambiato il loro modo di lavorare. Argomenti di una straordinaria attualità, scelti ad aprire un festival che dedica l’edizione 2015 a una esplorazione del linguaggio del fumetto e di come questo stia evolvendo in accordo con lo sviluppo di nuovi supporti tecnologici e di nuove forme di fruizione e consumo di “oggetti culturali”. Scott McCloud già quindici anni fa aveva previsto quella che aveva chiamato “la tela infinita”, e parlava dello sviluppo dei fumetti sul web, ma oggi è ancora vasto il territorio da esplorare, pur essendo il fumetto un linguaggio già alla nascita ibrido e aperto alle contaminazioni, pronto a presentarsi in forme sempre nuove e diverse, sia digitali che cartacee.
Argomenti affrontati anche dal sesto dossier Comics&Jews, dedicato al rapporto fra fumetto e cultura ebraica, che è in distribuzione insieme a Pagine Ebraiche a cura del festival, e che era stato distribuito anche a Lucca Comics dove alla presentazione oltre ai gemelli Hanuka, a Giorgio Albertini e alla redazione erano presenti proprio i responsabili dei due maggiori festival italiani dedicati al fumetto: Giovanni Russo per Lucca ed Emilio Varrà per Bologna.
Sono, a partire da oggi, quattro giorni di ibridazioni, fra tavole rotonde, workshop, incontri e una particolare attenzione ai giovani autori, con la novità del BBBZines, due giorni di mercato con le autoproduzioni straniere che si aggiungono alla ormai tradizionale portfolio review. Non vanno dimenticate le mostre, che sono come sempre tantissime e verranno inaugurate fra questa sera e domani, e che coinvolgono insieme agli altri appuntamenti tutta la città in quella che sempre più si qualifica come una grande festa per il fumetto. Una festa per chi ha voglia di fermarsi a ragionare, pensare, discutere. Perché il fumetto è una cosa seria.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(19 novembre 2015)