“L’antisionismo? È il nuovo antisemitismo”

sacksIl movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele, universalmente noto come Bds? È paragonabile a chi, durante il Medioevo, usava la Pasqua per scagliare terribili attacchi contro gli ebrei. A sostenerlo è rav Jonathan Sacks, ex rabbino capo d’Inghilterra e del Commonwealth, tra le voci ebraiche più influenti al mondo, in una riflessione pubblicata da Newsweek.
“Nel Medioevo gli ebrei erano odiati per la loro religione. Nel 19esimo e nel 20esimo secolo per la loro ‘razza’. Oggi lo sono per via del loro Stato nazione, Israele. Bisogna dirlo: l’antisionismo è il nuovo antisemitismo” scrive rav Sacks nel suo intervento.
“Oggi le cose vanno così. Dopo la Shoah, ciascun essere umano pensante è inevitabilmente anti-nazista. Così c’è chi dice che i palestinesi siano i nuovi ebrei, gli israeliani i nuovi nazisti. Israele un crimine perpetrato contro l’umanità” denuncia il rav, ricordando come in tanti siano oggi vittime di questa folle costruzione mentale.
Folle e “totalmente sbagliata”, come ricorda, perché sono stati “ebrei e non israeliani” ad essere uccisi negli attacchi terroristici compiuti negli scorsi anni a Tolosa, Parigi, Bruxelles e Copenaghen.
Che cosa è dunque l’antisemitismo? Una mancanza cognitiva, afferma il rav, che tenta di semplificare problemi complessi dividendo il mondo in bianco e nero. “Il tema è sempre lo stesso: noi siamo innocenti, loro colpevoli. Ne consegue che noi, cristiani, membri della razza ariana o islamici, siamo liberi. Loro, gli ebrei, lo Stato di Israele, devono essere distrutti. Ecco come iniziano tutti i grandi crimini”.
Alla radice dell’odio, scrive il rav, vi è in prima istanza l’insofferenza alla diversità. Gli ebrei erano la più cospicua minoranza non cristiana in Europa prima della Shoah, si legge, “mentre oggi sono la più cospicua presenza non islamica in Medio Oriente”. L’antisemitismo sarebbe quindi il riflesso più evidente dell’incapacità, in alcuni gruppi e comunità, “di lasciare spazio a identità altre”.
Ma, avverte rav Sacks, l’odio che inizia contro gli ebrei non finisce mai con gli ebrei. In un mondo funestato da contrapposizione religiose, diventa quindi fondamentale che tutti gli uomini (di fede e non) si ritrovino compatti “non solo nella lotta all’antisemitismo ma anche per assicurare che i diritti delle minoranze siano assicurati ovunque”.

a.s twitter @asmulevichmoked

(6 aprile 2016)