Il rischio della propaganda
Nella polemica che in questi giorni sta arroventando Milano e dintorni riguardo al rapporto tra mondo islamico e istituzioni, tra musulmani e coalizioni politiche, emerge, a mio avviso, un rischio. Ovvero che la lotta alla radicalizzazione, la prevenzione contro la propaganda e la diffusione dello jihadismo, la ricerca di un interlocutore rappresentativo, unitario e leale con cui parlare di moschee, imam eccetera venga ridotto a brutale, meschina, imbelle propaganda politica fine a se stessa. Ciò che emerge e mi preoccupa è che sotto scacco siano proprio coloro che “fanno” o cercano di “fare” qualcosa – vedi, ad esempio, a livello nazionale Lele Fiano e locale il sindaco Beppe Sala. Chi sta all’opposizione insulta, aggredisce, protesta, e lì si ferma.
P.S. Per evitare fraintendimenti: chi fa a volte sbaglia, è successo alla precedente giunta milanese con il bando sulle moschee; l’importante è imparare la lezione e andare avanti.
Stefano Jesurum, giornalista
(11 agosto 2016)