“Leggi Razziali un’infamia”
Le scuse diventano virali

rassegnaMolto in evidenza in rete e sui giornali il messaggio inviato dall’ex calciatore Paolo Di Canio alla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni in cui le Leggi Razziste promulgate da Mussolini vengono definite “un’infamia”. Una posizione che lo stesso definisce “convinta e determinata”.
“I tempi che viviamo – la riflessione della presidente UCEI – impongono grande attenzione alle parole che usiamo, ai gesti che compiamo e ai simboli che accompagnano la nostra vita privata e in pubblico. Un senso di responsabilità, nell’arginare ogni forma di odio, che grava ancor più a chi si rivolge al grande pubblico e che ricoprendo un preciso ruolo ha una chiara riconoscibilità mediatica”.

“Ho sempre avuto la sensazione che la bellezza di questi canti fosse imbrigliata dall’assenza di strumenti e che il patrimonio musicale della liturgia ebraica dovesse essere presentato a un pubblico più vasto”. Così il rabbino capo di Padova Adolfo Locci presenta a La Stampa “Shirè Miqdash”, la sua recente iniziativa dedicata alla valorizzazione dei canti e delle melodie della Tradizione.

Sul futuro del Museo della Shoah di Roma, ieri è così intervenuta la sindaca Virginia Raggi in occasione del Viaggio della Memoria organizzato insieme alla Comunità ebraica capitolina: “È intenzione di questa amministrazione sbloccare quanto prima questa situazione, che per anni è rimasta ferma”. A riportare le sue dichiarazioni è il Messaggero.

Ricorso al Tar. Con un doppio obbiettivo, scrive il Corriere: contestare la revoca del bando sui luoghi di culto decisa dalla nuova amministrazione del sindaco Beppe Sala e rimettere in discussione la costituzionalità della legge regionale sui luoghi di culto. La nuova iniziativa del Caim, il controverso coordinamento delle associazioni islamiche noto per alcune sue posizioni estreme, al centro delle cronache milanesi.

Sempre a Milano, da registrare la crescente preoccupazione per un concerto “nazirock” in programma sabato 19 novembre. “C’è già la data – scrive il Corriere – anche se come sempre il luogo dove si terrà il concerto sarà annunciato solo a ridosso dell’evento. Il motivo è semplice: gli organizzatori temono un divieto da parte della Questura e della Prefettura. Anche se, come successe lo scorso 28 novembre quando la location fu in un capannone di Rogoredo, dalle autorità non sono mai arrivati divieti né diffide”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(8 novembre 2016)