Il messaggio di Obama
“Date una chance a Trump”
“È importante che il mondo dia una chance al mio successore”. Così Barack Obama parlando ai giovani di Lima a margine del vertice Apec, l’organismo di cooperazione economica Asiatico-Pacifica. Nell’occasione, Obama ha inoltre invitato a “non farsi condizionare dai pregiudizi”.
Ieri è stato anche il giorno dell’incontro a tre tra Donald Trump, il suo vice Mike Pence e il candidato repubblicano nel 2012 Mitt Romney, tra i più accesi critici interni del neo presidente. “Secondo una corrente di pensiero – scrive il Corriere – il presidente eletto avrebbe invitato Romney nel suo resort di Bedminster, nel New Jersey, per chiedergli la disponibilità a diventare Segretario di Stato. Altre fonti, invece, fanno osservare che il colloquio avesse solo una funzione scenografica: un modo per certificare l’unità del partito repubblicano e mostrare all’opinione pubblica l’immagine di un Donald Trump pronto a dialogare anche con gli avversari della campagna elettorale”.
Secondo il politologo Vali Nasr, intervistato dal Corriere, per il nuovo governo degli Stati Uniti sarà molto difficile agire con incisività in Medio Oriente. “Questo – sostiene Nasr – non è semplicemente un governo che sposta molto a destra l’asse della politica Usa. Anche George Bush, 15 anni fa, fece una cosa simile. Ma lui si affidò a falchi competenti, da Cheney a Rumsfeld. E, nonostante il trauma degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, capì che non avrebbe potuto tessere alleanze coi Paesi arabi del Golfo attaccando la cultura e la religione islamica”.
Oggi invece, prosegue Nasr, “vedo non solo radicalizzazione, ma anche improvvisazione, istanze contraddittorie che disorientano”. E, aggiunge, anche tanta islamofobia. “Sarà ancor più difficile, per un’America già in difficoltà, fare politica estera in Medio Oriente”, il suo giudizio.
Il Sole 24 Ore ricorda la straordinaria figura di Tullio Levi Civita, il grande fisico e matematico padovano che “corresse Einstein”. Come viene raccontato, il padre della relatività fu infatti costretto a rivedere alcuni teoremi dopo un intenso scambio epistolare con lo scienziato italiano.
“Chiamato all’Università di Roma nel dicembre 1918 – si legge – Levi-Civita è un’autorità riconosciuta a livello internazionale, che le leggi razziali del 1938 costringono al silenzio minandone in maniera fatale la salute e lo spirito, fino alla morte nel 1941”.
L’Università di Padova ha deciso di onorare il suo antico studente e geniale maestro intitolando a Tullio Levi-Civita il Dipartimento di matematica con una cerimonia che si svolgerà la mattina del 25 novembre nell’Aula Magna del Palazzo del Bo, organizzata in collaborazione con la Comunità ebraica.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(20 novembre 2016)