Milano – L’incontro con Bensoussan La Memoria confiscata
Gli attacchi al Museo ebraico di Bruxelles, alla scuola ebraica di Tolosa, all’Hypercasher di Parigi ma anche le manifestazioni di piazza in cui, durante l’operazione Zuk Eitan del 2014, si istigava alla violenza contro gli ebrei e si urlavano slogan contro Israele. E ancora, il riaffermarsi della retorica dell’estrema destra xenofoba in Europa. Tutti segnali preoccupanti per la comunità ebraica europea che, a più di 70 anni dalla liberazione di Auschwitz, torna a interrogarsi sul suo futuro nel continente. Ma anche sul suo passato e sull’insegnamento che la società contemporanea ha tratto dalla Shoah. Questioni su cui si sofferma anche una delle più autorevoli voci della storiografia contemporanea, Georges Bensoussan, protagonista questa sera di un incontro nelle sale della Comunità ebraica di Milano (ore 20.00), organizzato dall’Associazione Figli della Shoah assieme a Kesher. A dialogare con lo storico francese, il direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale. L’incontro – intitolato “Dal popolo di troppo allo Stato di troppo. La Shoah, una Memoria vana?” e introdotto da Daniela Dana Tedeschi e rav Roberto Della Rocca, direttore dell’area Formazione e Cultura dell’Unione – sarà anche l’occasione per discutere del nuovo libro di Bensoussan, “L’histoire confisquée de la destruction des Juifs d’Europe”, appena pubblicato in Francia. Un’opera che apre una dura quanto necessaria riflessione sulla Memoria e sulla didattica della Shoah, tragedia che, scrive Bensoussan, sembra ridotta a slogan incolore e su cui manca una reale rielaborazione collettiva.
(23 novembre 2016)