Qui Milano – L’appello dell’Anpi
“Fermiano i nazisti nostrani”

cenatiProfonda preoccupazione per il rifiorire di movimenti neonazisti e neofascisti nel nostro Paese e una ferma presa di posizione contro il gruppo neonazista italiano Do.ra. È quanto esprime l’Anpi provinciale di Milano in un comunicato di condanna per la recente profanazione del Sacrario del San Martino, avvenuta qualche giorno fa per mano proprio del gruppo Do.ra. “Questa oltraggiosa e ignobile azione che si pone in aperto contrasto con i principi su cui si fonda la Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza, offende i combattenti e i caduti della battaglia del Monte San Martino, tra cui il colonnello Carlo Croce, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. – ricorda il presidente dell’Anpi Milano Roberto Cenati – La battaglia del San Martino, del novembre del 1943, alla quale parteciparono numerosi combattenti milanesi, costituisce uno dei primi e significativi esempi di opposizione all’occupazione nazifascista e viene ricordata come l’episodio che diede inizio alla lotta partigiana nel Nord Italia”.
Il gruppo neonazista Do.ra è al centro proprio in questi giorni di alcuni reportage giornalistici che hanno messo in evidenza come in una cittadina del varesotto, Caidate, si sia creata una comunità di naziskin – circa 300 persone – che propugnano liberamente le proprio tesi antisemite, negazioniste e razziste e vivono organizzati militarmente. “Di estrema gravità – sottolinea Cenati – è la situazione creatasi nel Varesotto, dove il gruppo neonazista Do.ra , la più numerosa e organizzata comunità nazionalsocialista italiana, fa da anni apologia di fascismo, nega la Shoah è apertamente razzista”. E dall’Anpi arriva la richiesta alle istituzioni e alla magistratura di fermare, in virtù dei principi sanciti dalla Costituzione e delle leggi Scelba e Mancino, “il gruppo neonazista del Varesotto che si pone al di fuori delle regole della nostra democrazia e della convivenza civile”.

(8 dicembre 2016)