“Aleppo, fiasco umanitario
che marchierà le coscienze”
“Un fiasco umanitario che marchierà le coscienze e la Storia. L’Occidente e l’Europa non hanno voce in capitolo. I nostri migliori dirigenti sono ridotti al ruolo di commentatori: giudicano il crimine invece di provare a impedirlo. L’amministrazione Usa parla di peggiore catastrofe del XXI secolo, ma non è in grado di fare nulla. Nel nuovo mondo Putin e Erdogan decideranno tutto senza di noi, senza badare a diritti umani e leggi internazionali”.
Questo l’amaro quadro tratteggiato da Raphael Glucksmann, noto attivista per i diritti umani, che insieme al Corriere riflette sul dramma di Aleppo e della sua popolazione.
In evidenza sul Resto del Carlino, la notizia dell’insediamento del nuovo Comitato Scientifico del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Molti i nomi illustri e diversificate le competenze messe in campo dal Museo. “Un pool formato da esperti in materia di ebraismo, museologia, beni culturali e ricerca storica, con un particolare occhio sul dialogo interreligioso e sulla comunicazione, elementi centrali della struttura” scrive il Carlino.
Presentata ieri a Firenze la mostra Ebrei in Toscana (XX-XXI secolo), dal 20 dicembre al 26 febbraio in esposizione alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi. Promossa dall’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno (Istoreco), la mostra è realizzata col contributo della Regione Toscana. “Ci sono i grandi fatti storici, ma anche spaccati di vita quotidiana, ci sono gli ebrei illustri ma anche quelli sconosciuti, le cui vicende altrimenti avrebbero rischiato di rimanere chiuse negli album di famiglia o nei ricordi degli amici” scrive il Corriere Fiorentino al riguardo.
Sui quotidiani toscani, si tratta inoltre una inquietante notizia livornese: il ritrovamento di una svastica e di altri simboli nazisti disegnati vicino al negozio di un commerciante ebreo. Ferma la denuncia del presidente della Comunità ebraica Vittorio Mosseri.
Molta attesa a Merano per la presentazione, in programma lunedì, del volume Quando la patria uccide, storie ritrovate di famiglie ebraiche in Alto Adige, che già avevamo illustrato su Pagine Ebraiche in occasione della sua uscita in lingua tedesca e che arriva adesso nelle librerie anche nella versione italiana.
L’opera, frutto del lavoro di Sabine Mayr e Joachim Innerhofer, “irrompe drammatica ma indispensabile nella nostra storiografia cosiddetta ‘locale’ (dove talvolta ritroviamo anche cose superficiali insieme con tanti studi invece importanti) e costringe ad una riflessione” (Corriere del Trentino).
Il quotidiano, che dedica oggi all’evento una intera pagina, pubblica alcuni stralci della prefazione del rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(15 dicembre 2016)