Roma, l’archivio tessile del Museo
protagonista agli Uffizi
Il prezioso archivio tessile del Museo ebraico di Roma protagonista questo pomeriggio a Firenze, presso il Loggiato degli Uffizi, dove alle 17 è prevista la presentazione del volume “Antiche mappot romane” curato da Doretta Davanzo Poli, Olga Melasecchi e Amedeo Spagnoletto.
Un progetto che parte da lontano, da un’intuizione della storica direttrice del Museo Daniela Di Castro, scomparsa nel 2010.
“Quella odierna è una giornata molto importante per il nostro Museo, che stringe un’alleanza strategica con una delle più gloriose istituzioni culturali al mondo” sottolinea con orgoglio Gianni Ascarelli, assessore comunitario al Museo e consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
“Ci sono due aspetti in particolare che mi preme rilevare. Il primo – osserva Ascarelli – è che questi tessuti, risalenti all’epoca del Ghetto, attestano i rapporti stretti intessuti dalla Comunità ebraica romana con altre realtà ebraiche, in Italia e in Europa. Rappresentano quindi una testimonianza preziosa sul fatto che, contrariamente a quello che alcuni credono, l’ebraismo italiano è sempre stato un mondo aperto e inclusivo, mai chiuso in se stesso”. Un contributo prezioso aggiunge, “anche per riflettere sul tema dell’integrazione, decisamente attuale”
Il secondo aspetto significativo, spiega Ascarelli, è proprio la collaborazione con il Museo degli Uffizi. “Un rapporto istituzionale di grande valore, che porterà nel 2018 all’organizzazione di una mostra dedicata proprio ai nostri tessuti”.
Ad introdurre l’iniziativa saranno il direttore degli Uffizi Eike Schmidt e l’attuale direttrice Alessandra Di Castro. Prenderanno poi la parola Alberto Boralevi, consigliere della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia; Marina Caffiero, docente di Storia Moderna all’Università La Sapienza; Daniela Degl’Innocenti, conservatore del Museo del Tessuto di Prato; Dora Liscia Bemporad, docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Firenze.
(Nell’immagine Mappà ricamata e donata da Benvenuta Chalef alla Scola Siciliana nel 1729 – 1730)
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(15 dicembre 2016)