Mantova, l’invito del sindaco:
“Pronto a chiarire tutto”
Partirà in giornata una richiesta d’incontro del sindaco di Mantova Mattia Palazzi con la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. A darne notizia è la Gazzetta di Mantova.
Un’occasione, viene spiegato dal primo cittadino, per chiarire che nessuna eventuale testimonianza del passato è stata interessata dal lavoro di ripulitura effettuato negli scorsi giorni dal Comune nell’area dove un tempo sorgeva l’antico cimitero ebraico di San Nicolò, oggi dismesso e al centro di alcune recenti polemiche. “Non si trattava di alcun intervento demolitivo, ma solo di una ripulitura di un’area degradata, come da tempo richiedevano i cittadini della zona e che mai nessuno finora aveva fatto” afferma il sindaco Palazzi. “In quell’occasione – aggiunge – forniremo elementi corretti su quello che abbiamo intenzione di fare a San Nicolò”.
“Un club dove la gente si ritrova, chiacchiera, si diverte”. Fa parlare l’opinione pubblica il tweet di Donald Trump sulle Nazioni Unite, dove giorni fa è stata scritta una nuova pagina critica nei confronti di Israele duramente contestata sia dal premier Netanyahu che dal presidente Rivlin.
Il tweet è analizzato anche alla luce dei rapporti sempre più stretti intrattenuti da The Donald con il presidente russo Vladimir Putin. Con quest’ultimo che, secondo il Corriere, “sembra convinto di poter ridisegnare insieme con il partner americano buona parte della mappa geopolitica mondiale, scavalcando o minimizzando il ruolo degli organismi e delle istituzioni multilaterali”.
Non è detto che sia così semplice, scrive il Corriere. “È vero: Trump continua a mandare segnali incoraggianti a Mosca. Ma il mondo non è più quello del Dopoguerra. Bastano due esempi per dimostrarlo: gli Stati Uniti sono davvero in grado di ignorare l’allarme dei Paesi dell’Est europeo, tutelati dalla Germania di Merkel? Oppure di trascurare le ansie di Israele, con l’Iran al tavolo degli interlocutori di Putin sulla crisi siriana?”.
Il Corriere racconta la festa di Chanukkah attraverso l’esperienza di una famiglia milanese. “Le luci ricordano la fragilità della vita e indicano che anche nei momenti più bui non deve venire meno la speranza di illuminare le tenebre” afferma Sylvia Sabbadini. Nell’occasione il Corriere ricorda la grande mostra dedicata alle Chanukkiot di Casale Monferrato, ospitata in questi giorni alla Triennale.
Sull’Osservatore Romano, Silvia Guidi intervista la nuova direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta.
Una grande mostra sulla Menorah, in collaborazione con il Museo ebraico di Roma, inaugurerà il Braccio di Carlo Magno (che cambia volto dopo tre anni di lavori: non più due piani, ma un unico spazio).
“Noi saremo gli ospitanti e ci sarà una sede anche nel Museo ebraico” afferma Jatta.
La musulmana Sevil Shhaideh non sarà primo ministro della Romania. Lo ha stabilito il presidente della Repubblica, il liberale Klaus Iohannis, che ieri ha affermato: “Ho valutato pro e contro e ho deciso di non nominarla”.
Scrive La Stampa: “Un verdetto povero di spiegazioni che diventa un caso, che ruota attorno alla religione. Shhaideh è musulmana e poteva essere il primo capo di governo a giurare sul Corano nella storia romena e comunitaria, rappresentando così un precedente. Adesso rischia di diventarlo la sua elezione mancata”.
Sul Corriere, Paolo Mieli introduce un saggio di Matteo Gerlini (di prossima uscita con Mondadori) dedicato alle ripercussioni che ebbe, nei rapporti tra Italia e Stati Uniti, la decisione del governo Craxi di lasciar fuggire Abu Abbas, il capo dei terroristi palestinesi che uccise l’ebreo americano Leon Klinghoffer sull’Achille Lauro.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(28 dicembre 2016)