Maestro, le note della Memoria
È in programma domani sera alle 20, alla Multisala Paolillo del Comune di Barletta, l’anteprima nazionale del docufilm “Maestro” dedicato alla missione del pianista Francesco Lotoro, che da 30 anni si dedica a cercare, rintracciare, archiviare ed eseguire la musica composta nei campi di concentramento.
Arriva nelle sale italiane in occasione del Giorno della Memoria il racconto di una storia vera e straordinaria, che parte dall’Italia e viaggia per il mondo per portare una testimonianza di semplice, pura, enorme umanità.
Opera di Alexandre Valenti, Maestro una co-produzione tra Italia e Francia in uscita da Lunedì 23 gennaio con l’Istituto Luce-Cinecittà. Protagonista come detto Francesco Lotoro, 52enne musicista di Barletta che è stato in grado di costruire un repertorio enorme, un mondo musicale in grado di rivoluzionare la storia stessa della musicologia, nonostante le condizioni disumane in cui ha preso forma, creato da donne e uomini, artisti delle più diverse origini.
Melodie, canzoni, sinfonie, concerti, creati da ebrei, Rom, prigionieri politici, soldati e ufficiali francesi, russi, polacchi, olandesi, belgi, inglesi, italiani, e perfino militari americani bianchi e neri con i loro ritmi blues; musicisti che componevano mentre il mondo intorno a loro era una prigione e che per la maggior parte non ne tornarono vivi.
Un repertorio internazionale, enciclopedico, di cui Lotoro ha fino a oggi raccolto 8.000 spartiti, riportando in vita melodie composte come atto creativo per cantare la vita in quelle fabbriche di morte, e facendole eseguire dal vivo in teatri e sale concerti del mondo, da Roma e Milano a New York e Los Angeles, a Dachau e Bruxelles, a Tel Aviv e tante altre città (talora con la sua Orchestra Musica Concentrationaria), in appuntamenti in cui, per usare un’espressione del musicista barlettano, queste musiche ‘vengono finalmente liberate’.
Maestro mostra la ‘caccia’ di Lotoro a manoscritti e spartiti che con la fine della guerra sono andati dispersi, abbandonati, forse volutamente dimenticati, in soffitte e cantine polverose.
Documenti a volte davvero straordinari, musica scritta su qualsiasi mezzo di fortuna: sacchi di iuta, carta igienica, ritagli di stoffa o magari impressa solo nella memoria dei sopravvissuti e lì caparbiamente custodita. Lotoro ne cerca le tracce presso i sopravvissuti e i loro discendenti, da Barletta ad Auschwitz, Praga, Berlino, Rio de Janeiro, Londra, Parigi, Gerusalemme, da un mercato delle pulci a una soffitta, a un museo agli archivi dei Campi.
Grazie al bando governativo di riqualificazione delle aree urbane e al sostegno dell’amministrazione comunale, su un’area di 8.000 metri quadri presso la ex distilleria di Barletta sorgerà, nel solco dell’azione di Lotoro la Cittadella della Musica Concentrazionaria. Un progetto disegnato dall’architetto Nicolangelo Dibitonto.
Maestro inizia il suo viaggio nelle sale italiane con un’uscita evento, in oltre 80 sale, Lunedì 23 gennaio, per poi avviare un progetto rivolto alle scuole con matinée e incontri da Venerdì 27 gennaio, Giorno della Memoria, mentre una prima internazionale, alla presenza di Lotoro, si terrà il 24 gennaio a Parigi, nella sede Unesco del World Heritage Centre.
Maestro è una co-produzione Italia-Francia, prodotta dalle italiane DocLab (premiata tra gli altri con il Leone d’Oro di ‘Sacro GRA’) e Intergea, e dalle francesi Intuition Films & Docs e Les Bons Clients, e si avvale dell’alto patrocinio dell’UNESCO e la collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Il film viene distribuito in Italia da Istituto Luce-Cinecittà e per l’estero dalla Zed.
(18 gennaio 2016)